Si è chiuso il bando per l’acquisizione delle disponibilità da parte di medici per la copertura, anche parziale, degli ambulatori straordinari di comunità territoriali), un progetto pilota varato dalla Asl di Oristano per assicurare l’assistenza sanitaria di base ai cittadini della provincia privi di medico di famiglia.
«Le disponibilità arrivate in soli 7 giorni sono state 90 – ha dichiarato il direttore generale Asl 5, Angelo Serusi -. È stata una risposta straordinaria da parte dei medici, che dimostra l’efficacia della sperimentazione e che dovrebbe permetterci di coprire non solo le esigenze dei 10 ambulatori straordinari finora individuati, ma anche di eventuali ulteriori sedi che dovessero essere previste successivamente.»
Al bando, pubblicato lo scorso 8 marzo, sono stati ammessi a partecipare i medici di famiglia e quelli di continuità assistenziale (guardia medica) in servizio presso la Asl 5, con priorità in graduatoria, ed in subordine i medici dipendenti del servizio sanitario e successivamente tutti quelli iscritti all’albo professionale.
Dieci le sedi Ascot finora individuate, alle quali potranno fare riferimento tutti i cittadini senza medico di famiglia residenti nei comuni dello stesso ambito: Ardauli, Busachi, Marrubiu, Nurachi, Samugheo, San Vero Milis, Seneghe, Simaxis, Tramatza e Uras. Si tratta però di un numero flessibile, in quanto a questi centri potrebbero in futuro aggiungersene ulteriori, nel caso in cui se ne presentasse la necessità in altri territori, mentre gli ambulatori straordinari cesseranno non appena l’assistenza sanitaria di base verrà assicurata dalla nomina di medici titolari o provvisori nello specifico ambito.
Negli Ascot, dedicati esclusivamente ai cittadini senza assistenza sanitaria di base, saranno erogate tutte le prestazioni che vengono di consueto effettuate dai medici di famiglia: prescrizioni mediche, visite urgenti e non urgenti, rinnovo di piani terapeutici, raccolta dei fabbisogni domiciliari, certificati di malattia e ogni altro compito riconosciuto dagli Accordi Collettivi Nazionali.
«Le disponibilità arrivate in soli 7 giorni sono state 90 – ha dichiarato il direttore generale Asl 5, Angelo Serusi -. È stata una risposta straordinaria da parte dei medici, che dimostra l’efficacia della sperimentazione e che dovrebbe permetterci di coprire non solo le esigenze dei 10 ambulatori straordinari finora individuati, ma anche di eventuali ulteriori sedi che dovessero essere previste successivamente.»
Al bando, pubblicato lo scorso 8 marzo, sono stati ammessi a partecipare i medici di famiglia e quelli di continuità assistenziale (guardia medica) in servizio presso la Asl 5, con priorità in graduatoria, ed in subordine i medici dipendenti del servizio sanitario e successivamente tutti quelli iscritti all’albo professionale.
Dieci le sedi Ascot finora individuate, alle quali potranno fare riferimento tutti i cittadini senza medico di famiglia residenti nei comuni dello stesso ambito: Ardauli, Busachi, Marrubiu, Nurachi, Samugheo, San Vero Milis, Seneghe, Simaxis, Tramatza e Uras. Si tratta però di un numero flessibile, in quanto a questi centri potrebbero in futuro aggiungersene ulteriori, nel caso in cui se ne presentasse la necessità in altri territori, mentre gli ambulatori straordinari cesseranno non appena l’assistenza sanitaria di base verrà assicurata dalla nomina di medici titolari o provvisori nello specifico ambito.
Negli Ascot, dedicati esclusivamente ai cittadini senza assistenza sanitaria di base, saranno erogate tutte le prestazioni che vengono di consueto effettuate dai medici di famiglia: prescrizioni mediche, visite urgenti e non urgenti, rinnovo di piani terapeutici, raccolta dei fabbisogni domiciliari, certificati di malattia e ogni altro compito riconosciuto dagli Accordi Collettivi Nazionali.
Antonio Caria