In riferimento all’articolo pubblicato ieri “Il Centro emergenze Covid-19 potrebbe nascere a Carbonia e non più a Iglesias”, abbiamo ricevuto stamane una nota di precisazione da parte dell’ufficio stampa dell’ATS Sardegna che riportiamo integralmente.
«In merito alla notizia apparsa sul periodico la Provincia del Sulcis Iglesiente, nella quale si fa riferimento a un presunto cambio nell’individuazione della struttura di riferimento per la degenza di eventuali pazienti Covid, si ritiene necessario fare alcune precisazioni:
La notizia ipotizzata è assolutamente priva di fondamento, in base alla DGR 17-10 del 1 aprile, infatti, è Iglesias l’area di riferimento individuata per tale scopo.
Tuttavia, un’efficace organizzazione impone di individuare all’interno di tutte le strutture ospedaliere un’area protetta nella quale collocare pazienti, che pur già presenti in Ospedale, dovessero manifestare sintomatologia compatibile con positività a Covid-19, in attesa dell’esito del tampone. In caso di positività il pz su decisione dell’unità di crisi locale verrebbe trasferito in questa fase al SS Trinità e, nel caso si rendesse necessario, passare alla fase 2 nella struttura Covid di Iglesias.
Si chiede massima collaborazione per la diffusione di una corretta informazione, al fine di evitare fraintendimenti e inutili allarmismi.»
Fin qui la nota di precisazione dell’ufficio stampa dell’ATS Sardegna, nella quale si conferma l’individuazione di Iglesias come area di riferimento per le emergenze Covid-19 e, al tempo stesso, l’individuazione «all’interno di tutte le strutture ospedaliere di un’area protetta nella quale collocare pazienti, che pur già presenti in Ospedale, dovessero manifestare sintomatologia compatibile con positività a Covid-19, in attesa dell’esito del tampone». Sarebbe auspicabile che queste aree protette venissero individuate in locali ben distanti dagli altri reparti, per evitare promiscuità tra gli stessi, perché i pazienti poco sintomatici in fase di incubazione, sono altamente contagiosi, come confermano le esperienze drammatiche che si stanno vivendo nelle strutture sanitarie del Nord Italia, proprio per la presenza di questi casi sospetti.
Nel primo pomeriggio, l’ATS Sardegna ha fornito un’ulteriore precisazione, nella quale rimarca che «la delibera regionale del 1 aprile parla di P.O. di Iglesias, quindi individua quell’area come riferimento per il reparto Covid. L’individuazione della struttura è ancora oggetto di valutazione da parte dell’Unità di crisi regionale e sarà comunicata nei prossimi giorni».