Sono stati consegnati oggi a Sassari, nel reparto di Neuropsichiatria infantile dell’Aou, i tablet destinati alle 25 famiglie che partecipano al progetto ” Autismo in Rete, non lasciamoli soli”.
Il progetto, attraverso la proposta di un nuovo modello di terapia mediata genitoriale, punta a una formazione che permette di identificare i segni precoci e i sintomi del disturbo dello spettro autistico (Asd) in bimbi in età prescolare e scolare.
Si sta avviando a conclusione la formazione on-line finalizzata ad individuare precocemente i segni dell’autismo, che vede coinvolti numerosi operatori sanitari. Nei primi del 2022 saranno formate le famiglie selezionate, gli insegnanti e gli educatori.
A occuparsi della formazione sono i neuropsichiatri dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma.
Il progetto, coordinato da “Istituto ReTe per il sociale onlus” e diretto dal professor Stefano Vicari, vuole promuovere la consapevolezza sociale dei bisogni delle persone con Asd nella nostra Isola.
Questa mattina i tablet sono stati consegnati agli operatori sanitari che poi li distribuiranno alle famiglie selezionate dal programma. E così 10 device sono andati all’Uonpia dell’Assl Sassari, 10 all’Uonpia di Olbia, 5 alla Neuropsichiatria infantile dell’Aou di Sassari. Per le Uonpia era presente la dottoressa Ica Manca, per la struttura dell’Aou, invece, il direttore professor Stefano Sotgiu e la dottoressa Alessandra Carta. A consegnare i tablet è stato il coordinatore del progetto “Autismo in Rete”, dottor Antonio Murgia. Inoltre, il primo tablet è stato consegnato a una delle famiglie inserite nel programma.
Il programma ha il sostegno della Fondazione di Sardegna e di Enel Cuore, onlus del Gruppo Enel impegnata al fianco di associazioni e operatori del terzo settore, per dare supporto a chi vive situazioni di fragilità attraverso un approccio responsabile e sostenibile.