Il tre e quattro giugno, nella sala conferenze del lido di Cagliari, si è tenuta la prima tavola rotonda sulla thalassoterapia in Sardegna ovvero come curarsi sfruttando i molteplici benefici dell’acqua di mare.
Sono stati due giorni di intenso lavoro, ai quali hanno partecipato medici specialisti delle più svariate branche, ma anche farmacologi, biologi, operatori sanitari, oltre a un buon numero di curiosi che per la prima volta hanno avuto a che fare con un argomento non molto diffuso.
L’acqua del mare cura molteplici patologie: da quelle osteo-articolari a quelle della pelle. Ciò che funziona è anche il connubio tra acqua salina, sole e un clima che induce all’ottimismo. Anche una semplice camminata sul bagnasciuga serve per recuperare dopo il decorso post operatorio, stiamo parlando di traumi muscolo-scheletrici. E notevoli sono i benefici per quanto riguarda il tono dell’umore. Nella Cagliari, capitale del benessere, proprio al lido, nel giro di un anno, sorgerà un centro per praticare la thalassoterapia. La Sardegna, e in particolare, il sud, possono vantare un ambiente ideale per ritrovare la salute perduta.
Sotto la direzione del professor Alberto Concu, già docente di Fisiologia nella Facoltà di Medicina di Cagliari e del dottor Angelo Cerina, un precursore nell’isola della thalassoterapia, tra sabato, nell’intera giornata e domenica mattina, si sono alternati alla parola, medici specialisti di assoluto valore.
Dopo la lettura magistrale del professor Solimene, presidente della Federazione mondiale del termalismo, hanno parlato, tra gli altri, lo stesso professor Alberto Concu, il dottor Angelo Cerina, vice presidente dell’associazione europea medicina del benessere, la professoressa Fernanda Velluti che ha parlato dei benefici della dieta mediterranea, il professor Andrea Loviselli, “Benefici dell’attività fisica negli ambienti naturali”.
Una tavola rotonda, la prima in Sardegna, sull’argomento. Far conoscere una terapia alternativa, naturale, non invasiva, è un passo molto importante per credere nei rimedi praticati fin dall’antichità. C’è da auspicarsi che il seme possa germogliare in fretta e dare frutti copiosi. In un periodo di grosse preoccupazioni, per i più svariati motivi, non una finestra, ma un’intera vetrata sull’ottimismo è ciò che tutti attendiamo.
Marcello Atzeni