«L’attuale situazione epidemiologica, per quanto meno allarmante rispetto a qualche mese fa, non consente di abbassare la guardia per l’elevato tasso di contagiosità della variante Omicron, con una crescente impennata dei casi registrati anche in questi giorni in Sardegna.»
Lo dice la consigliera regionale di Idea Sardegna, Carla Cuccu, che per far fronte all’impennata dei casi, chiede con un’interrogazione che la Regione proroghi le Usca, in scadenza il 30 giugno.
«Credo che l’assessorato della Sanità debba confermare questo importante servizio almeno fino al 31 dicembre – spiega la consigliera, componente e segretaria della Commissione Salute del Consiglio regionale –. Il personale delle Usca, preparato e formato ad operare sul territorio, può inoltre costituire, in un momento di grave carenza regionale e nazionale di medici di medicina generale, un importante punto di riferimento e supporto per i tanti territori e le Comunità della Sardegna prive di assistenza.»
Carla Cuccu insiste ancora sulla necessità di non lasciare ulteriormente scoperti interi territori dell’Isola: «Come ha denunciato anche recentemente la FIMMG, decine di migliaia di pazienti sono senza assistenza, dal Nuorese al Sulcis Iglesiente, dal Marghine al Sassarese, dalla Gallura all’Ogliastra, da Oristano a tutto il centro-sud. Devono ancora essere individuate e assegnate tutte le sedi che si sono rese carenti nel 2021 (più di 300) e quelle del 2022 – conclude la consigliera di Idea Sardegna -, ma nel frattempo si può ricorrere a progetti sperimentali, come quello della Regione Lombardia che prevede l’utilizzo degli infermieri come supporto e supplenza per le cure primarie sul territorio. E’ un modello sperimentale, oggetto di un’altra mia interrogazione, sul quale penso che l’assessorato della Sanità possa ragionare, nelle more dell’assegnazione delle sedi dei MMG».