In Sardegna, sono stati oltre 160mila gli screening effettuati, 9.200 i ricoveri ospedalieri e 64.500 le prestazioni ambulatoriali, nell’ambito del piano di recupero delle prestazioni sanitarie rimaste inevase durante il periodo della pandemia da Covid-19, per una spesa, in relazione alle prestazioni erogate tra pubblico e privato, di circa 7,5 milioni di euro dei 13,6 stanziati per questo scopo a favore della Regione Sardegna. Un piano di recupero che, secondo quanto stabilito dal decreto mille proroghe a livello nazionale, è esteso per tutto il 2023.
“L’impatto del Covid sul sistema sanitario nazionale è stato un evento epocale e lo è stato in particolare sulla nostra sanità regionale impoverita da una lunga stagione di tagli e blocco del turnover iniziati fin dal 2004 – ha spiegato l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria -. Nonostante la difficile situazione dettata, soprattutto, dalla carenza di specialisti, il piano di recupero delle prestazioni prosegue ed è andato avanti registrando, in alcuni casi, risultati superiori alle aspettative, come accaduto per i ricoveri dove a fronte di 5.835 prestazioni, stimate come recuperabili nel 2022, ne sono state recuperate quasi il doppio.”
“Le risorse a disposizione del piano regionale non sono sparite, sono state impiegate su tutto il territorio e continueranno a essere utilizzate fino a quando non sarà recuperata anche l’ultima visita rimasta indietro – ha aggiunto l’assessore della Sanità -. Il tema dell’abbattimento delle liste d’attesa riguarda tutte le Regioni, una sfida che a livello nazionale non può essere persa e che rappresenta per noi una priorità assoluta che andrebbe affrontata con la massima compattezza e responsabilità da parte di tutti, soprattutto a livello politico e istituzionale, nell’interesse dei cittadini.”