«I problemi sono troppo evidenti da parte della direzione dall’Asl Sassarese, problemi dovuti anche da una programmazione leggera e da una mancanza di organizzazione programmatica. Non possiamo più accettare questa situazione.»
Lo afferma il presidente della commissione consiliare della sanità Christian Mulas, che aggiunge: «La bozza dell’atto aziendale presentato dall’Asl qualche giorno fa, evidenzia che il documento di programmazione sanitario non è sufficiente per le esigenze socio sanitarie. Questo forse perché chi dirige un’azienda così importante, non conosce bene l’esigenze del nostro territorio».
«Parrebbe che nella predisposizione della bozza dell’atto aziendale – prosegue ancora Christian Mulas – sia mancato il coinvolgimento delle varie realtà nel territorio interessato al problema, e parrebbe anche che le stesse non siano state onorate di una presentazione dovuta.»
«Non è facile gestire la sanità territoriale stando solo seduti in comode poltrone da spettatore e non da attore, se non si è in grado ci si può sempre dimettere. I continui comunicati stampa dai vertici dell’azienda che cercano di colmare il disagio di una mancanza di servizio socio assistenziale, non sono più credibili – continua Christian Mulas -. Oggi di fatto manca un neuropsichiatra infantile, una figura medico sociale importantissima per la città di Alghero. Il 24 settembre da parte della direzione dell’Asl con una nota stampa informava che l’ambulatorio di neuropsichiatria infantile di Alghero non chiudeva perché nell’ambulatorio era presente una neuropsichiatra infantile, con un contratto a progetto a tempo determinato. Oggi la stessa neuropsichiatra ha vinto un concorso e parrebbe che sia stata spostata ad Olbia lasciando l’ambulatorio di Alghero scoperto. Il servizio di neuropsichiatria infantile di Alghero copre un territorio distrettuale, per una utenza di circa 80mila abitanti.»
«La mancanza del neuropsichiatra infantile crea forti preoccupazioni per le famiglie costrette a fare i viaggi della speranza per riuscire a fare una visita, un rinnovo di una diagnosi, o una 104. Oggi, i dati delle prestazioni e richieste di visite sono elevatissimi, visto anche la copertura distrettuale che deve garantire l’ambulatorio di Alghero. In questi due anni che era presente la neuropsichiatra infantile, oltre a fare le prime visite, valutazione e diagnosi importanti su i disturbi di linguaggio, di apprendimento e di altri disturbi; ma anche soprattutto l’equipe di specialisti, aveva in carico moltissimi bambini con disturbi psichiatrici e disturbi del comportamento alimentare causati dal problema post Covid – conclude Christian Mulas -. I problemi oggi manifestati dai giovanissimi sono tanti, quelli alimentari influenzano la vita sociale dei nostri giovani, come bulimia, anoressia, devono essere presi in tempo con adeguate visite specialistiche dal neuropsichiatra infantile. Senza trascurare le problematiche psichiatriche con depressioni infantili, ansia e, soprattutto, non mancano le diverse segnalazione delle scuole che evidenziano un numero sempre più crescente di problemi comportamentali, apprendimento, dislessia e attenzione, ecc. Un altro problema che è stato sottovalutato e mai risolto dell’ambulatorio di via Sanzio, la mancanza di areazione degli ambulatori ed una privacy adeguata alla sensibilità dell’utente. Per cui l’importanza del servizio di neuropsichiatria ad Alghero come distretto deve trovare dei luoghi che consentano spazi adeguati alle attività riabilitative, non soltanto di cura ma anche consulenza.»
Antonio Caria