La smentita dell’assessore Mario Nieddu alla nota della Direzione Generale dell’assessorato della Sanità, alle 8 ASL non convince.
La nota della DG: «Si comunica che è in corso di approvazione da parte della Giunta regionale una delibera per l’assegnazione di budget transitori alle Asl per l’assunzione di personale dipendente, nelle more dell’approvazione dei PTFP 2022-2024. In attesa dell’approvazione della delibera, le ASL, ancora prive di dotazione organica sono invitate a non attivare procedure di reclutamento di personale compreso lo scorrimento di graduatorie in essere”, ha suscitato forti reazioni nel mondo sanitario e nei territori tanto da imporre all’Assessore una retromarcia: «Le assunzioni nel settore dell’assistenza medica necessarie in Sardegna non sono bloccate e tutte le graduatorie già pubblicate per il reclutamento del personale sanitario sono in fase di scorrimento per il numero di posti previsto dai concorsi già banditi e conclusi, senza alcuna limitazione».
La Rete Sarda denuncia il persistere della carenza del personale sanitario che paralizza interi ospedali e i pochi servizi territoriali che resistono alla chiusura. Dai laboratori di analisi (Iglesias/CTO) penalizzati per mancanza di personale, al crescente numero di sedi vacanti di Medicina di base in tutta la Sardegna.
Per la seconda volta la pubblicazione di graduatorie sbagliate per la medicina di base, esposte a ricorsi, allungano i tempi di assegnazione e accrescono l’emergenza per la salute di intere comunità. Sono 45 le sedi del 2019 ancora da assegnare e che si sommano a quelle del 2020. Le sedi carenti del 2021 potrebbero non essere neppure individuate.
Preoccupa l’ambiguità dell’Assessorato sul reclutamento del personale sanitario e il blocco delle graduatorie ufficiali.
Non vorremmo che si concedesse alle 8 Asl neo-istituite, il potere di assumere il personale a proprio piacimento “com fan tutti”, con la formula del tempo determinato per poi stabilizzare.
La Rete Sarda auspica che nessuna prevaricazione avvenga a danno del personale in graduatoria e che si accelerino i tempi di assunzione nella massima della trasparenza.
Le 8 Asl, istituite in un momento assai drammatico per la nostra Sanità non hanno prodotto alcun miglioramento del pubblico servizio, in egual misura della ASL Unica, istituita dalla precedente Giunta.
I giochi di spartizione del potere, attraverso le Asl, hanno concorso al crollo del sistema sanitario pubblico. Poco cambia che sia Asl Unica con sede a Sassari o numerose piccole Asl diffuse, in attesa di essere organizzate chissà come e per quali funzioni.
La Sanità continua ad essere la prima vittima della Politica.
Claudia Zuncheddu – portavoce Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica