«Occorre inserire urgentemente in finanziaria due milioni di euro per i danni causati dalla blue tongue.»
A chiederlo è Coldiretti Sardegna che ha fatto un appello alla Giunta ed al Consiglio regionale.
La nuova ondata di blue tongue, che continua ad allargarsi su tutto il territorio regionale, ha coinvolto, secondo stime Coldiretti, oltre 680mila capi (683mila 740 al 7 ottobre) equivalenti a quasi 2mila allevamenti (1.913).
Le perdite dirette (pecore morte) ammontano, sempre secondo Coldiretti, a 9mila388 capi, da sommarsi agli aborti e altre perdite indirette sempre legate al morbo.
«Il provvedimento omnibus, come abbiamo già contestato, non può non comprendere la voce blue tongue – ha detto il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu –. Come organizzazione abbiamo quantificato in 2milioni di euro la dotazione da destinare alle perdite dirette e indirette dei pastori.»
«Nelle audizioni che abbiamo avuto con le istituzioni ed il sistema sanitario veterinario – ha aggiunto Battista Cualbu – avevamo chiesto alla Regione di fornirli ai pastori, ma visto che per motivi burocratici i tempi sarebbero stati biblici, si deve intervenire a rimborso.»
«È importante garantire il ristoro alle aziende che hanno realmente subito i danni – ha sottolineato il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Purtroppo, le calamità sono all’ordine del giorno e le perdite si stanno sommando divenendo spesso insostenibili per le aziende agricole. Per questo è fondamentale intervenire in modo chirurgico e immediato sulle aziende che hanno subito danni senza disperdere un euro. La tecnologia ci viene incontro e rappresenta uno strumento basilare per semplificare il metodo e tagliare notevolmente i tempi.»
Antonio Caria