«Con il disco verde giunto dalla Commissione europea a Bruxelles sull’eradicazione ufficiale della Peste suina africana (PSA) dalla Sardegna finisce un incubo durato 46 anni, quando nel 1978, una delle più devastanti e letali malattie animali del mondo, fu segnalata per la prima volta sull’Isola. Da allora si è perso il conto dei tanti piani di intervento sanitario messi in campo dalla Regione per sconfiggere il virus dei suini che, anno dopo anno, ha polverizzato il comparto locale riducendolo oggi ad avere poco più di 180mila maiali registrati.»
Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele, che ha aggiunto: «Ci sono voluti quasi quarant’anni affinché anche la politica regionale cambiasse passo e strategie nei programmi di eradicazione, premiando gli allevatori virtuosi e rispettosi delle regole. Dieci anni fa, alla fine del 2014, nasceva l’Unità di Progetto per l’eradicazione della PSA in Sardegna: una nuova struttura organizzativa piramidale dove tutti i soggetti regionali, a vario titolo competenti in materia, venivano messi assieme e coordinati per combattere sul piano scientifico-sanitario, ambientale e normativo questa piaga terribile. Furono anni di sacrifici per tantissimi allevatori onesti che ogni giorno, con fatica e sincera convinzione, rispettavano programmi di biosicurezza assai stringenti e dispendiosi. Oggi, dopo l’ultima positività alla PSA datata aprile 2019, il risultato è arrivato e sarebbe disonesto non riconoscere chi ha fatto il grosso del lavoro. Da domani però – ha proseguito Paolo Mele – spetta alla Regione Sardegna credere nelle potenzialità del comparto, con un’intera Isola Peste suina free, su cui bisogna investire risorse ed energie che assicurino un nuovo futuro ai nostri allevatori. Un futuro capace di creare reddito e occupazione, soprattutto nelle zone interne della Sardegna, ma anche di non far venir meno tutti i controlli sanitari necessari verso animali, carni e derivati in partenza dalle aree infette del nord Italia verso la nostra regione. Tali controlli vanno intensificati nelle zone rosse e quindi nei porti e aeroporti che collegano la penisola alla Sardegna. L’eradicazione della PSA non è per sempre. Per conservare questo status sarà necessario non abbassare mai e poi mai la guardiaı, ha concluso il presidente di Confagricoltura Sardegna.