Saranno circa un migliaio i dipendenti dell’Università di Sassari che a gennaio potranno aderire alla campagna di screening con tampone antigenico. La avvierà l’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari che, grazie a una convenzione stipulata con l’Ateneo turritano, eseguirà il test relativo al Covid al secondo sottopiano del Palazzo Rosa di via Monte Grappa.
L’obiettivo è quello di sottoporre a tampone tutto il personale universitario, docente e tecnico-amministrativo-bibliotecario. E la campagna di screening, che partirà il 9 gennaio e durerà sino al mese di febbraio, potrà consentire il rientro in sicurezza negli uffici dell’Università sassarese e la ripresa dell’attività didattica.
Aou e Università hanno così deciso di integrare la convenzione per la sorveglianza sanitaria – attraverso la quale l’Azienda di viale San Pietro mette a disposizione i propri ambulatori della struttura di Sorveglianza Sanitaria ed effettua gli accertamenti strumentali e di laboratorio – con i test contro il Sars Cov-2.
L’intenzione è quella di dare sicurezza e tranquillità al personale dell’Ateneo, così come agli studenti, una volta che riprenderà l’attività didattica in presenza.
«Ringrazio l’Azienda ospedaliero-universitaria per quest’opportunità – afferma il rettore dell’Università di Sassari, professor Gavino Mariotti -. La soluzione dei test antigenici rapidi è ideale in un’ottica di prevenzione. La tutela della salute è il nostro primo obiettivo. Questa azione sinergica dimostra l’attenzione che questa Amministrazione ha nei confronti dei propri studenti, del personale tecnico-amministrativo-bibliotecario e dei docenti. Tutti si devono sentire sicuri, con l’auspicio che subito dopo le vacanze si possa programmare il rientro in servizio del nostro personale negli uffici, in assoluta sicurezza.»
Dai primi mesi del 2021, inoltre, la campagna sarà estesa anche agli studenti che vorranno sottoporsi a questi test.
«Si rinnova anche in questa maniera la stretta collaborazione tra le nostre due istituzioni – afferma il commissario dell’Aou di Sassari Antonio Spano – ancor di più in questa fase storica dove, per sconfiggere questa pandemia, è necessario mettere a disposizione tutte le forze e le professionalità.»
Per il momento, l’attività di screening sul personale universitario sarà svolta dalla struttura di Sorveglianza sanitaria dell’Aou di Sassari con l’utilizzo dei tamponi antigenici che si avvarranno di una metodica quantitativa tramite chemio-luminescenza, cioè un procedimento chimico che consente di indicare anche la quantità di materiale virale presente nel tampone.