Oggi i nostri sguardi sono rivolti alla nuova grave emergenza che si è venuta a creare con la crescente diffusione del Coronavirus.
Indubbiamente gli ultimi dati forniti dall’istituto Superiore della Sanità (ISS), con oltre 35.000 contagi e ben 580 decessi nelle ultime 24 ore, confermano in modo inequivocabile che la situazione è drammatica, le rianimazioni degli ospedali sono quasi tutti al collasso per i continui arrivi di pazienti che necessitano delle cure degli operatori sanitari.
Il presidente dell’Ordine dei Medici ha caldeggiato il ricorso immediato al lockdown totale, basandosi sul fatto che la carenza di strutture ospedaliere è una cruda realtà e presto potremmo trovarci concretamente nella condizione di non riuscire più a curare chi ne ha bisogno per le diverse patologie, non solo per il Covid-19.
La situazione si è aggravata ulteriormente perché, come si temeva, purtroppo, non sempre sono stati rispettati gli inviti ad evitare assembramenti, ad utilizzare le mascherine protettive, al lavaggio frequente delle mani.
Ora che la situazione si è pesantemente aggravata, è auspicabile che gli appelli al rispetto delle disposizioni sanitarie vengano rispettati.
Tutti siamo ancora chiamati ad un ulteriore segno di maturità e responsabilità, per il nostro bene e per il bene di tutti.
Armando Cusa