«È stato approvato dal Ministero della salute il piano per la malattia di Aujeszky, nota anche come pseudorabbia, della Regione Sardegna. La diffusione del virus, che ha come unico ospite naturale il suino ma può essere trasmesso anche ad altre specie animali domestiche e selvatiche, è devastante per velocità di trasmissione e letalità.»
Lo annuncia il consigliere regionale della Lega, Dario Giagoni, che aggiunge: «La Sardegna sino ad oggi non era stata coinvolta, se non marginalmente, dal piano messo a punto a livello nazionale in quanto occupata con il ben noto problema della PSA, ma essendo quest’ultima ora sotto controllo il Ministero ha chiesto di attivare anche nell’isola il piano di profilassi».
«Il piano di profilassi – specifica Dario Giagoni – non sarà obbligatorio per le aziende da riproduzione non produttive, ovvero quelle che possiedono fino a 4 riproduttori, mentre per le altre partirà da un controllo generale su tutte le aziende con consistenza maggiore o uguale a 5 riproduttori per stabilire, tramite prelievo, le aziende positive e stimare la esatta prevalenza della virosi in Sardegna. Le aziende che dovranno sottoporre i suini a profilassi vaccinale saranno solo quelle che vorranno vendere animali per vita nel primo triennio di gestione della profilassi.»
«Tutte quelle che non sono interessate alla vendita a vita – rimarca l’esponente leghista – potranno optare per il risanamento, qualora risultassero negative al controllo sierologico, o per la profilassi vaccinale, qualora invece risultassero positive al controllo. Le aziende per autoconsumo familiare, ovvero quelle fino a 4 riproduttori, invece, sono esentate dal piano e dovranno eseguire il controllo solo al momento della macellazione.»
«La suinicoltura in Sardegna – conclude Dario Giagoni – ha un potenziale di crescita veramente straordinario, gli interventi a suo favore sono per noi un orgoglio, per il quale ringraziamo l’assessore della sanità Mario Nieddu ed il direttore del Servizio sanità pubblica veterinaria Antonio Montisci, che ci avvicinano sempre più a quella svolta del comparto che tanto attendiamo e desideriamo.»
Lo annuncia il consigliere regionale della Lega, Dario Giagoni, che aggiunge: «La Sardegna sino ad oggi non era stata coinvolta, se non marginalmente, dal piano messo a punto a livello nazionale in quanto occupata con il ben noto problema della PSA, ma essendo quest’ultima ora sotto controllo il Ministero ha chiesto di attivare anche nell’isola il piano di profilassi».
«Il piano di profilassi – specifica Dario Giagoni – non sarà obbligatorio per le aziende da riproduzione non produttive, ovvero quelle che possiedono fino a 4 riproduttori, mentre per le altre partirà da un controllo generale su tutte le aziende con consistenza maggiore o uguale a 5 riproduttori per stabilire, tramite prelievo, le aziende positive e stimare la esatta prevalenza della virosi in Sardegna. Le aziende che dovranno sottoporre i suini a profilassi vaccinale saranno solo quelle che vorranno vendere animali per vita nel primo triennio di gestione della profilassi.»
«Tutte quelle che non sono interessate alla vendita a vita – rimarca l’esponente leghista – potranno optare per il risanamento, qualora risultassero negative al controllo sierologico, o per la profilassi vaccinale, qualora invece risultassero positive al controllo. Le aziende per autoconsumo familiare, ovvero quelle fino a 4 riproduttori, invece, sono esentate dal piano e dovranno eseguire il controllo solo al momento della macellazione.»
«La suinicoltura in Sardegna – conclude Dario Giagoni – ha un potenziale di crescita veramente straordinario, gli interventi a suo favore sono per noi un orgoglio, per il quale ringraziamo l’assessore della sanità Mario Nieddu ed il direttore del Servizio sanità pubblica veterinaria Antonio Montisci, che ci avvicinano sempre più a quella svolta del comparto che tanto attendiamo e desideriamo.»
Antonio Caria