Venerdì mattina in Commissione sanità si è tenuta l’audizione dell’assessore della Sanità e dei sindaci di Olbia, Tempio Pausania, Arzachena e La Maddalena sulla grave emergenza sanitaria della Gallura.
«L’incontro da seguito alle interlocuzioni precedenti intercorse tra esponenti del territorio gallurese, assessorato della sanità e ASSL stessa sulla grave situazione in cui versa la nostra sanità. Interlocuzioni queste che non faremo mai mancare sino a quando non verranno date le risposte che i cittadini si attendono – commenta Dario Giagoni, consigliere regionale gallurese e presidente del Gruppo Lega Salvini Sardegna -. Dobbiamo procedere per gradi ma speditamente fissando degli obiettivi che sappiano essere risolutivi. Dal canto mio, in commissione, ho avanzato alcune proposte e ne ho abbracciato delle altre, alle quali la Giunta sta già lavorando. Ad esempio il metodo della compensazione, vale a dire una eguale distribuzione della carenza di personale in ogni presidio ospedaliero nonché una eguale distribuzione delle risorse al momento dei concorsi, metterebbe ogni territorio nella medesima condizione, senza creare disparità che rischiano di porre alcune aree in fascia A e altre invece, magari le più periferiche e a rischio spopolamento, in fascia B. I cittadini di Tempio, di La Maddalena o ancora di Lanusei hanno il medesimo diritto alla salute di tutti i cittadini che vivono in grandi città quali Sassari e Cagliari. Spesso e volentieri ci siamo sentiti ripetere che le strutture private possono fungere da riparo, da parafulmini, alle gravi carenze frutto di lunghi anni di abbandono totale, ma non è così! Il privato deve essere visto sempre come complementare e ausiliare al pubblico mai come sostitutivo, sarebbe un errore questo imperdonabile. Proprio con lo spirito di rimarcar bene tali differenze l’Assessore ha fatto inserire a livello centrale un emendamento che possa consentire un calcolo differente dei posti letto assegnati alla Gallura senza che vengano inseriti nel medesimo quelli del Mater.»
«Ma la sanità non è solo fatta di nosocomi e ospedali veri e propri ma anche e soprattutto di organizzazione territoriale – aggiunge Dario Giagoni -. Un’organizzazione in grave affanno a causa della pesante carenza di medici di medicina generale che costringe molte sedi a rimanere scoperte. Per porvi rimedio riteniamo che l’ipotesi di indire un bando unico per le sedi carenti, così come proposto, sia una soluzione in grado di dare risposte in tempi certi, così come un’ulteriore soluzione potrebbe essere quella di utilizzare i medici attualmente in forza alle USCA per la copertura delle sedi carenti. Trattasi certamente di un provvedimento temporaneo, ma quantomeno ci consentirebbe di garantire assistenza e risposte a chi si sente ora come ora abbandonato al proprio destino.»
«L’assessore ha confermato il suo impegno nell’ambito del Patto per la salute alla revisione del D.M. 70, cosiddetto Decreto Balduzzi, concretizzatosi già con l’inserimento, in seno alla commissione che si istituita sul tema, di un componente proveniente dalla Sardegna che sappia esporre le problematiche che da esso sono scaturite per la nostra isola – conclude Dario Giagoni -. La strada è lunga ma l’impegno non manca e siamo certi che la collaborazione tra istituzioni sia la mossa giusta per arrivare al traguardo desiderato.»