«Nonostante la fine del decreto di emergenza, il bollettino dei contagi da Covid e dei morti presenta numeri ancora molto alti. In un periodo come quello attuale, inoltre, caratterizzato dall’aumento dei prezzi del carburante e delle materie prime, è oltremodo necessario considerare che le associazioni di soccorso si stanno già facendo carico di un ingente ed imprevisto esborso extra. Pertanto, è ancor più necessario attivarsi per far sì che al caro prezzi e al caro carburanti non si sommino ulteriori spese che potrebbero essere coperte dal Servizio sanitario regionale, come i costi di sanificazione delle ambulanze. Areus deve necessariamente continuare a garantire agli operatori del soccorso convenzionati con il 118 il rimborso delle spese di sanificazione dei mezzi, fondamentale per poter operare in condizioni di sicurezza.»
A dirlo è la consigliera regionale del M5S Desirè Manca che ha presentato una mozione in Consiglio regionale.
«Dopo la fine dello stato di emergenza, l’Azienda Regionale dell’Emergenza e Urgenza della Sardegna, Areus ha comunicato che non potrà più farsi carico dei costi relativi al servizio di sanificazione delle ambulanze in servizio sul territorio regionale – conclude Desirè Manca -. Una decisione che ha suscitato il legittimo malcontento degli operatori del soccorso del Nord Sardegna e della città di Sassari in particolare, i quali hanno denunciato pubblicamente tale situazione. Le associazioni non possono farsi carico interamente delle spese, ma soprattutto non possono rinunciare ad effettuare il trasporto dei malati per evitare di esporsi al contagio.»
A dirlo è la consigliera regionale del M5S Desirè Manca che ha presentato una mozione in Consiglio regionale.
«Dopo la fine dello stato di emergenza, l’Azienda Regionale dell’Emergenza e Urgenza della Sardegna, Areus ha comunicato che non potrà più farsi carico dei costi relativi al servizio di sanificazione delle ambulanze in servizio sul territorio regionale – conclude Desirè Manca -. Una decisione che ha suscitato il legittimo malcontento degli operatori del soccorso del Nord Sardegna e della città di Sassari in particolare, i quali hanno denunciato pubblicamente tale situazione. Le associazioni non possono farsi carico interamente delle spese, ma soprattutto non possono rinunciare ad effettuare il trasporto dei malati per evitare di esporsi al contagio.»
Antonio Caria