«Il progetto di manutenzione e adeguamento alle norme di sicurezza è stato approvato due anni fa ed è persino già appaltato. Tuttavia, i lavori di ristrutturazione del Centro Dialisi dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, sempre più urgenti, non sono mai iniziati. Non solo: per consentire questa ristrutturazione sono stati anche già spesi 50 mila euro per l’allestimento di un reparto alternativo, collocato in un altro piano dell’Ospedale e destinato proprio ad ospitare i dializzati per i quattro mesi necessari alla ristrutturazione dell’attuale Centro. In una città in cui vengono effettuate più di 10mila dialisi al giorno si fa sempre più serio il rischio che i pazienti restino senza un Centro di riferimento, dal momento che quello attualmente in uso si trova all’interno di locali decisamente obsoleti e inadeguati con impianti risalenti addirittura al 1987. “Perché mai i lavori non sono ancora iniziati? Quali sono i motivi che ne ostacolano l’inizio?»
A chiederselo è la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Desirè Manca, prima firmataria di una mozione sottoscritta da tutti i Gruppi di minoranza, che impegna il presidente della Regione, la Giunta e l’assessore della Sanità a garantire la tempestiva realizzazione degli interventi di manutenzione edile e di adeguamento alle norme antincendio e di sicurezza degli impianti del Reparto dialisi della U.O.C. di Nefrologia e Dialisi Trapianti del Presidio Santissima Annunziata della Aou di Sassari.
E’ stata chiesta anche la convocazione urgente del Consiglio regionale per trattare le problematiche inerenti i lavori del Centro Dialisi sassarese.
«Il Centro Dialisi Ospedaliero – prosegue Desirè Manca – rappresenta un punto di riferimento fondamentale per tutti i pazienti con insufficienza renale acuta ricoverati nell’Aou di Sassari e per i dializzati cronici provenienti dai Centri territoriali del Nord Sardegna ricoverati nei vari reparti. Oggi il Centro ha bisogno di lavori urgenti, come il rifacimento degli impianti elettrici delle sale di dialisi e dell’esecuzione ex novo degli impianti dei gas medicinali per poter eliminare le pericolose bombole attualmente installate nelle camere. Soltanto una volta eseguiti questi lavori si potrà, infatti, procedere alla realizzazione delle nuove pannellature delle pareti, alla coibentazione dell’impianto dell’acqua di dialisi, ai lavori di adeguamento dei pavimenti e degli intonaci. Con la delibera numero 9 del 15 gennaio 2019, il Direttore generale dell’Aou ha approvato il progetto esecutivo e il relativo appalto è stato aggiudicato alla ditta Euro Elettra Srl di Roma. Ma i lavori sono ancora bloccati e il trasferimento del Centro nei nuovi locali temporaneamente allestiti a questo scopo non è mai iniziato. A regnare è quindi soltanto l’incertezza sulla sorte dello stesso Reparto di Dialisi. L’unica certezza – conclude la consigliera pentastellata – è il fatto che ancora una volta a farne le spese siano i pazienti dializzati di tutto il Nord Sardegna.»
Antonio Caria