«La gestione dei casi Covid da parte dell’AOU di Sassari ha preso una piega folle: con una delibera dell’11 gennaio scorso, l’Azienda Ospedaliero Universitaria intende consentire il ricovero di pazienti Covid nel Reparto di Chirurgia mantenendo in contemporanea la degenza ordinaria, ed esponendo così tutti i pazienti ricoverati ad un altissimo rischio contagio a causa dello scoppio scontato di un gigantesco focolaio intraospedaliero. Questa proposta è stata contestata in primis dagli infermieri e dagli OSS della struttura che giustamente ne denunciano la grandissima pericolosità considerandola “demenziale”, in quanto il contagio dilagherebbe in breve tempo, creando una situazione di caos impossibile da gestire.»
Lo dichiara la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Desirè Manca, che aggiunge: «Basti pensare che in questo reparto è praticamente impossibile creare una separazione efficace tra la stanza Covid (ancora da creare), in cui andrebbero isolati i pazienti positivi, e il resto del reparto. Non è pensabile consentire la gestione di pazienti covid senza la creazione di strutture fisse stabili che consentano al paziente di essere isolato sin dal suo ingresso in ospedale, ma anche senza zone filtro per la vestizione e svestizione del personale, e senza un sistema di aerazione adeguato. Inoltre, il personale dedicato dovrebbe essere impiegato esclusivamente in questa attività, altrimenti è facile comprendere che tutti i pazienti ricoverati, così come tutto il personale, saranno esposti costantemente al virus».
«Non solo – conclude Desirè Manca – il personale lavora a ritmi insostenibili ed è costretto a spostarsi tra container e diversi plessi Covid, ma adesso si intende persino convertire di fatto il reparto di Chirurgia in Chirurgia – Covid. Ci troviamo davanti a una decisione scellerata – sottolinea la consigliera – di fronte alla quale il personale infermieristico e ausiliario dei reparti interessati hanno già inviato una lettera ai vertici aziendali per chiedere delucidazioni in merito, ed esprimere il loro grande disappunto. Il contagio sta correndo veloce, mentre purtroppo, la macchina dell’emergenza arranca e mostra segni di evidente perdita del controllo.»
Antonio Caria