«Ancora oggi, a distanza di un anno e mezzo dall’entrata in vigore della legge regionale n° 5 del 2019 ‘Disposizioni per il riconoscimento, la diagnosi e la cura della fibromialgia’, il tavolo tecnico-scientifico regionale dedicato a questa patologia dalle cause sconosciute non è stato ancora istituito. Senza un motivo, nemmeno apparente, ma di fatto a causa della mancanza di un indispensabile decreto assessoriale, la legge non è mai potuta entrare in vigore del tutto. Questa importantissima legge è così rimasta inspiegabilmente al palo, nonostante la Regione Sardegna abbia fatto da apripista, in quanto seconda Regione d’Italia dopo il Friuli Venezia Giulia, a voler disciplinare con legge la tutela dei circa 2mila pazienti fibromialgici sardi.»
La denuncia arriva dalla consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Desirè Manca, che ha presento una mozione urgente, firmata sia dai suoi colleghi Roberto Li Gioi, Michele Ciusa, Alessandro Solinas che dalle altre forze di opposizione (Progressisti, Liberi e Uguali Sardigna e Partito democratico, al governatore, Christian Solinas, e all’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu.
«Ebbene – prosegue Desirè Manca -, oggi possiamo affermare che anche questa occasione, anche questo importante traguardo è andato perso a causa dell’incomprensibile inerzia della Giunta regionale e in particolare dell’assessore alla Sanità Mario Nieddu. I pazienti sardi purtroppo sono ancora in attesa di poter ricevere cure adeguate e l’eventuale esenzione dalle spese sanitarie, come denunciato dai rappresentanti del Comitato per il censimento dei fibromialgici ascoltati in commissione Sanità.»
«Nonostante siano passati ventotto anni da quando l’Oms ha riconosciuto la fibromialgia come malattia invalidante – aggiunge Desirè Manca – ad oggi il Servizio sanitario nazionale non la riconosce tra le malattie croniche per le quali è prevista l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria. Tuttavia, in Italia ci sono Regioni virtuose in cui l’esenzione parziale o totale è ormai prevista. Di contro, la Regione Sardegna, mentre l’assessore della Sanità tergiversa, sta perdendo anche questa occasione.»
«Quindi – conclude Desirè Manca – chiedo all’assessore Mario Nieddu di attivarsi con urgenza per istituire il Tavolo tecnico-scientifico regionale sulla fibromialgia. Un organo che oltre a predisporre apposite linee guida per il percorso diagnostico-terapeutico, elaborare programmi per la formazione dei medici e proporre campagne di sensibilizzazione, avrà il compito di individuare due centri di riferimento regionali e predisporre un disegno di legge dedicato ai farmaci ed alle prestazioni erogabili in esenzione parziale o totale. Non c’è altro tempo da perdere.»
«Ebbene – prosegue Desirè Manca -, oggi possiamo affermare che anche questa occasione, anche questo importante traguardo è andato perso a causa dell’incomprensibile inerzia della Giunta regionale e in particolare dell’assessore alla Sanità Mario Nieddu. I pazienti sardi purtroppo sono ancora in attesa di poter ricevere cure adeguate e l’eventuale esenzione dalle spese sanitarie, come denunciato dai rappresentanti del Comitato per il censimento dei fibromialgici ascoltati in commissione Sanità.»
«Nonostante siano passati ventotto anni da quando l’Oms ha riconosciuto la fibromialgia come malattia invalidante – aggiunge Desirè Manca – ad oggi il Servizio sanitario nazionale non la riconosce tra le malattie croniche per le quali è prevista l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria. Tuttavia, in Italia ci sono Regioni virtuose in cui l’esenzione parziale o totale è ormai prevista. Di contro, la Regione Sardegna, mentre l’assessore della Sanità tergiversa, sta perdendo anche questa occasione.»
«Quindi – conclude Desirè Manca – chiedo all’assessore Mario Nieddu di attivarsi con urgenza per istituire il Tavolo tecnico-scientifico regionale sulla fibromialgia. Un organo che oltre a predisporre apposite linee guida per il percorso diagnostico-terapeutico, elaborare programmi per la formazione dei medici e proporre campagne di sensibilizzazione, avrà il compito di individuare due centri di riferimento regionali e predisporre un disegno di legge dedicato ai farmaci ed alle prestazioni erogabili in esenzione parziale o totale. Non c’è altro tempo da perdere.»
Antonio Caria