«Nonostante le raccomandazioni, in Sardegna la riapertura delle attività sanitarie connesse allo screening e all’assistenza dei pazienti oncologici sta avvenendo a rilento. Ogni giorno non si contano le segnalazioni di cittadini esasperati dalle lunghe attese a dall’impossibilità di ottenere una data certa per le visite. Per questo è urgente che la Regione si attivi e metta in campo tutte le azioni necessarie a superare le problematiche organizzative legate alla riapertura delle attività di screening oncologico, di assistenza e di follow up. Dobbiamo garantire ai malati sardi il diritto alle cure e alla serenità di cui sono stati privati per troppo tempo durante le Fase 1 dell’emergenza Covid.»
A chiederlo, in una mozione, è la capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Desirè Manca che, insieme ai suoi colleghi Roberto Li Gioi, Michele Ciusa e Alessandro Solinas, ha presentato una mozione all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, e al governatore, Christian Solinas.
«Le diverse associazioni che tutelano i malati oncologici – ha aggiunto Desirè Manca – stanno chiedendo da mesi alle istituzioni competenti di adottare tutte le misure necessarie per consentire la ripresa regolare dell’attività di diagnosi e di assistenza oncologica. Innanzitutto chiedono che all’interno delle strutture ospedaliere vengano identificati degli spazi da destinare alla creazione di percorsi e sale (ad esempio sale di attesa) da dedicare esclusivamente ai pazienti oncologici. Ambienti completamente sicuri in cui tutti gli operatori sanitari devono essere dotati dei necessari dispositivi di protezione personale, e dove sarebbe auspicabile che chiunque vi acceda venga sottoposto a test sierologico o a tampone. La Regione deve garantire a chi soffre di potersi curare con maggiore serenità e spendere le risorse necessarie affinché ciò avvenga.»
«Ricordiamo inoltre – conclude Desirè Manca – che la Sezione di senologia della Società italiana, di radiologia medica e interventistica (SIRM) raccomanda un rinvio non superiore a tre mesi per l’esecuzione della mammografia sia nell’ambito dello screening che nell’ambito del follow-up annuale dopo trattamento per tumore mammario. Non c’è quindi altro tempo da perdere, occorre garantire immediatamente una ripresa regolare di tutte le attività di gestione del paziente oncologico. La sospensione delle visite nel periodo di lockdown ha aggravato sin troppo il carico di stress che in condizioni normali si accompagna alla convivenza con la patologia. Adesso la Regione garantisca tempi celeri e ospedali realmente Covid-free.»
Antonio Caria