Domani 7 novembre si terrà un nuovo presidio degli operatori socio sanitari davanti all’assessorato regionale dell’Igiene e Sanità. Ne dà comunicazione l’USB – Unione Sindacale di Base.
«In seguito agli incontri tenutesi in data 15 ottobre c.a. con la Direzione Generale ARES, e il 24 ottobre c.a, con la ASL di Cagliari, incontri che hanno, di fatto, rimandato la questione della stabilizzazione degli Operatori Socio Sanitari ASL Cagliari all’Assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale. I lavoratori non ci stanno a essere rimpallati da un’Amministrazione all’altra – si legge nella nota che comunica l’organizzazione del presidio -. Considerato che i lavoratori OSS, assunti durante l’emergenza Covid e, a tutt’oggi, fuori da ogni percorso di stabilizzazione, abbiano, in virtù della normativa regionale e nazionale, maturato il diritto alla stabilizzazione e ad un pari trattamento rispetto agli altri operatori della medesima categoria rientrati nella stessa con il precedente bando e con i colleghi assunti dalla procedura concorsuale. Pertanto – si legge ancora nella nota sindacale -, si proceda con lo scorrimento della graduatoria di stabilizzazione ancora pendente e venga indetta ulteriore procedura di stabilizzazione, altresì necessaria per non disperdere l’esperienza professionale e le competenze acquisite durante i trentasei mesi di lavoro presso l’ASL di Cagliari, ai fini del rispetto della normativa che prevede l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza e la continuità assistenziale e, nei casi di operatori ancora in servizio, lo svolgimento delle correlate attività in quanto inseriti nell’organizzazione del lavoro.»
«Vogliamo ancora pensare che l’assessorato abbia a cuore il destino degli operatori sanitari che hanno prestato servizio nel periodo più critico della sanità mondiale, e che non intenda disperdere le preziose competenze acquisite da parte degli operatori socio sanitari in questione – conclude la nota dell’USB – Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego Sardegna -. Prima di dover ancora una volta piantare le tende per accamparsi davanti all’assessorato, con i lavoratori interessati, abbiamo chiesto un incontro con l’assessore in concomitanza del presidio.»