«La donazione d’organo è un gesto importantissimo perché consente di effettuare i trapianti che, nella maggior parte dei casi, rappresentano l’unica efficace terapia per alcune gravi malattie o per patologie non altrimenti curabili». A ricordarlo è Paola Murgia, coordinatrice dei trapianti per l’Aou di Sassari, in occasione della venticinquesima giornata nazionale delle donazioni di organi e tessuti, che quest’anno ricade domenica 24 aprile.
Sassari ha dimostrato di essere un centro importante, sia dal punto di vista della segnalazione delle donazioni sia dell’attività di coordinamento. Un risultato che si è concretizzato anche grazie al ruolo svolto dalla Rianimazione dell’Aou da dove, nel 2021, sono arrivate oltre il 50 per cento delle donazioni di tutta la Sardegna.
La città turritana, inoltre, si è classificata al sesto posto, nella top ten nazionale 2021 delle grandi città italiane, nelle quali i cittadini hanno espresso la dichiarazione di volontà alla donazione di organi e tessuti all’atto dell’emissione della carta d’identità. Secondo i dati riportati nell’Indice del dono elaborato dal Centro nazionale trapianti a Sassari sono stati registrati 81,7 per cento di sì e 18,3 per cento di no.
Il sindaco di Sassari, Nanni Campus, questa mattina ha prontamente aderito all’iniziativa del Centro nazionale trapianti che insieme all’Anci, nella settimana che precede la giornata nazionale dei trapianti, ha chiesto a tutti i primi cittadini di testimoniare l’impegno alla donazione.
La coordinatrice locale dei trapianti, la dottoressa Paola Murgia, questa mattina ha incontrato il primo cittadino sassarese a Palazzo Ducale e ha illustrato i contenuti della campagna 2022 che vede protagonisti proprio i sindaci. Attraverso i social, infatti, loro saranno il volto della campagna, veri e propri influencer di impegno civile e senso di comunità. Un modo per promuovere la dichiarazione di volontà sulla donazione al momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità. Il primo cittadino sassarese ha sottolineato l’impegno del personale degli Uffici anagrafe del Comune. Ha quindi ricordato che il trapianto rappresenta la soluzione terapeutica in grado di garantire al paziente ricevente il ritorno ad una qualità della vita normale e una buona aspettativa di vita.
Un’adesione è arrivata anche da Ploaghe e da Stintino. Il primo cittadino ploaghese, Carlo Sotgiu, ha voluto ricordare come il primo atto della sua giunta, al momento del suo primo mandato nel 2015, fu proprio l’adesione del Comune al progetto “Carta d’identità-donazione organi”.
Il sindaco stintinese Antonio Diana, nell’aderire all’iniziativa, ha voluto sottolineare come la donazione di organi e di tessuti rappresenta un atto di solidarietà verso il prossimo, un segno di grande civiltà e di rispetto per la vita.