«Il dolore è influenzato da numerose varianti, di genere, biologici e psicologici, dunque, per il trattamento terapeutico occorre studiare i meccanismi che lo generano indipendentemente dalla malattia.»
Lo ha dichiarato Cesare Bonezzi consulente del centro terapia del dolore di Pavia, in apertura del corso di aggiornamento che si è svolto sabato ad Alghero, presso l’hotel Catalunya, organizzato dall’Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Sassari. L’ECM “Fisiopatologia, percorso diagnostico e terapia del dolore cronico”, è stato presentato da Giancarlo Bazzoni.
Una giornata di studio incentrata sulle relazioni di Laura Demartini e di Cesare Bonezzi dell’Istituto Maugeri di Pavia che sono valsi 4 crediti formativi ai partecipanti.
«La cultura della terapia del dolore – ha detto Laura Demartini – deve partire dalla formazione di base, occorre un percorso specifico di studi che attualmente non esiste. La terapia del dolore non è insegnata a livello universitario, se non in fisiologia. Il dolore si può curare in presenza della malattia, perché è una patologia a parte.»
«Sussistono dolori diversi in malattie uguali e dolori uguali in malattie diverse – ha precisato Cesare Bonezzi -; dunque, occorre studiare il dolore attraverso meccanismi fisiopatologici che lo generano, indipendentemente dalla malattia. Bisogna indagare quali parti anatomiche lo generano e soprattutto se si è in presenza di un fenomeno infiammatorio o meccanico, arrivando così a definire la terapia più indicata. In definitiva, secondo i due relatori Demartini e Bonezzi “non esiste il dolore cronico, perché sarebbe incurabile, esiste la malattia cronica, che conduce a un dolore da trattare con l’appropriatezza terapeutica.»
Anche in Sardegna sono presenti i centri di terapia del dolore nell’Aou di Sassari, al Mater di Olbia, Macomer e a Cagliari. «Trattare il dolore – ha concluso Giancarlo Bazzoni – è l’aspetto fondamentale della nostra professione medica, ma non si può ridurre alla descrizione, spesso inesatta del paziente, deve essere indagato e curato con visite, esami e prescrizioni mirate.»