L’emergenza Coronavirus in Sardegna ha generato una situazione assai preoccupante, con riflessi in termini economici e sociali. Le Istituzioni sarde sono corse ai ripari adottando diverse misure di contrasto e prevenzione della diffusione del virus.
Abbiamo chiesto al dott. Edoardo Tocco, presidente del Consiglio comunale di Cagliari, di fare il punto della situazione, con specifico riferimento alle iniziative assunte dall’assemblea civica del capoluogo di regione.
Presidente, quali iniziative avete messo in campo?
«Il Consiglio comunale di Cagliari ha affrontato la situazione in maniera decisa, personalmente mi sono attivato convocando i collaboratori in videoconferenza, ricevendo la collaborazione di tutti.
Stiamo adottando molte delibere che prevedono progetti importanti per la città e posso affermare che c’e convergenza da parte di maggioranza ed opposizione che è molto collaborativa.»
La pandemia ci ha messo davanti ad una realtà inaspettata, più grave ogni giorno che passa.
«La situazione economica creata dal Coronavirus ha aggravato l’estrema precarietà già presente nella nostra società. Abbiamo portato avanti un dibattito sulla scuola, coinvolgendo le parti operative e a breve faremo un dibattito sugli enti locali, sul solco di ciò che la Regione sta portando avanti. Un segnale importante è la raccolta dei rifiuti e stiamo portando avanti la riqualificazione di alcuni quartieri cittadini tra i quali Sant’Elia e Sant’Avendrace. Nel nostro programma di lavoro inoltre, esiste un impegno verso la zona portuale. Mi auguro di portare avanti il dibattito sul Piano particolareggiato del centro storico di Cagliari.»
Quali interventi nel settore dell’edilizia?
«Intendiamo far ripartire l’economia edilizia con la ristrutturazione di tanti edifici, ne parleremo nella prossima riunione del Consiglio comunale. A breve partirà la metropolitana leggera per collegare la città all’hinterland.»
Le progettualità esposte dal presidente Edoardo Tocco, rivestono un’importanza non solo per Cagliari e costituiscono una risposta concreta verso una città che, al tempo di Coronavirus, attende fatti e azioni concrete per il rilancio dell’economia.
Armando Cusa