“Il comune di Nuoro deve adottare con urgenza il protocollo sanitario di Bitti per garantire risposte immediate e una migliore gestione locale della crisi sanitaria in atto.”
Così Natascia Demurtas, capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio comunale di Nuoro, che sull’argomento ha presentato una mozione.
“L’emergenza Covid – spiega Natascia Demurtas – sta causando numerose ed evidenti criticità presso il comune di Nuoro, come il congestionamento degli ospedali e la difficoltà nell’erogazione dei principali servizi sanitari per via della crescente diffusione del virus. Il tracciamento dei soggetti positivi e l’individuazione dei contatti diretti ad essi correlati risulta essere carente, in quanto i servizi competenti dell’Ats non riescono a soddisfare le richieste provenienti dal territorio. L’adozione del modello Bitti, proposto dal sindaco Giuseppe Ciccolini e attivo dal 22 novembre, è la soluzione migliore per arginare la crisi sanitaria e tutelare al meglio i cittadini.”
Il protocollo Bitti parte con l’attivazione dell’ambulatorio comunale per l’esecuzione dei tamponi antigenici (quelli rapidi), sotto la responsabilità di personale medico e infermieristico convenzionato con il comune. Tale personale è tenuto a conservare i dati degli utenti, secondo la normativa sulla tutela della privacy, e a trasmettere ai medici di medicina generale o alla pediatra di libera scelta. È quindi istituito il Coordinamento di sanità locale, convocato e presieduto dal primo cittadino e che avrà il compito di monitorare l’andamento dell’epidemia. Saranno medici di famiglia e pediatri ad individuare i soggetti da sottoporre a tampone a seguito di sospetto diagnostico o per avvenuto contatto diretto con una persona risultato positiva al Covid.
“Si tratta di un modello ideale anche per il comune di Nuoro – prosegue la consigliera comunale –, la soluzione per tutelare al meglio la salute dei cittadini e decongestionare il carico sul sistema sanitario regionale dell’Ats Sardegna e dell’Igiene pubblica. Per questo motivo – conclude Natascia Demurtas – ritengo doveroso adottarlo a Nuoro nel più breve tempo possibile, al fine di limitare i gravi danni che sta causando l’emergenza sanitaria.”
“L’emergenza Covid – spiega Natascia Demurtas – sta causando numerose ed evidenti criticità presso il comune di Nuoro, come il congestionamento degli ospedali e la difficoltà nell’erogazione dei principali servizi sanitari per via della crescente diffusione del virus. Il tracciamento dei soggetti positivi e l’individuazione dei contatti diretti ad essi correlati risulta essere carente, in quanto i servizi competenti dell’Ats non riescono a soddisfare le richieste provenienti dal territorio. L’adozione del modello Bitti, proposto dal sindaco Giuseppe Ciccolini e attivo dal 22 novembre, è la soluzione migliore per arginare la crisi sanitaria e tutelare al meglio i cittadini.”
Il protocollo Bitti parte con l’attivazione dell’ambulatorio comunale per l’esecuzione dei tamponi antigenici (quelli rapidi), sotto la responsabilità di personale medico e infermieristico convenzionato con il comune. Tale personale è tenuto a conservare i dati degli utenti, secondo la normativa sulla tutela della privacy, e a trasmettere ai medici di medicina generale o alla pediatra di libera scelta. È quindi istituito il Coordinamento di sanità locale, convocato e presieduto dal primo cittadino e che avrà il compito di monitorare l’andamento dell’epidemia. Saranno medici di famiglia e pediatri ad individuare i soggetti da sottoporre a tampone a seguito di sospetto diagnostico o per avvenuto contatto diretto con una persona risultato positiva al Covid.
“Si tratta di un modello ideale anche per il comune di Nuoro – prosegue la consigliera comunale –, la soluzione per tutelare al meglio la salute dei cittadini e decongestionare il carico sul sistema sanitario regionale dell’Ats Sardegna e dell’Igiene pubblica. Per questo motivo – conclude Natascia Demurtas – ritengo doveroso adottarlo a Nuoro nel più breve tempo possibile, al fine di limitare i gravi danni che sta causando l’emergenza sanitaria.”