«Se è vero che ad ogni azione corrisponde una reazione, la capacità reattiva della Regione a Omicron si dimostra totalmente inadeguata. Sappiamo che questa variante si diffonde molto più velocemente delle altre, fortunatamente con sintomi più lievi nei confronti dei vaccinati, eppure se il virus corre il sistema sanitario isolano è in ritardo. Bisogna potenziare vaccinazione, tracciamento e operatività dei pronto soccorso. In queste ore l’attenzione della Giunta è concentrata sulle nuove nomine delle aziende sanitarie. Ci auguriamo che, se non altro, finalmente si riporti un minimo di certezze e di continuità in un sistema stremato da due anni e mezzo di commissariamenti ingiustificati e dannosi. Non è invece accettabile il fatto che in attesa di chiudere il cerchio con le mille anime del centrodestra isolano la Giunta sia debole e distratta nel fronteggiare l’emergenza ancora in corso.»
Lo scrive, in una nota, Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale.
«I problemi aperti e colpevolmente trascurati sono tanti: in primo luogo siamo in ritardo con le terze dosi – aggiunge Francesco Agus -. Migliaia di cittadini sardi che hanno fatto la seconda dose da più di quattro mesi hanno un appuntamento prenotato, da tempo, per fine gennaio o per febbraio. Anticipare queste richieste sarebbe vitale per reagire adeguatamente al diffondersi della nuova variante ma niente è stato fatto. Servirebbero più punti vaccinali e più medici ma ancora l’ATS non ha reclutato nemmeno quelli che attraverso le agenzie interinali avevano partecipato al bando dando la loro disponibilità.
Lo stesso vale per il tracciamento: nei giorni scorsi il sistema dei tamponi e delle diagnosi precoci è andato in tilt. Ricostruire la catena dei contagi è l’unico mezzo che permette di prevenire la diffusione del virus, ma non lo si può fare con diagnosi tardive legate a tamponi eseguiti e validati con ritardo. Questo aspetto è cruciale in particolar modo per prepararsi al meglio alla riapertura delle scuole ed evitare che a gennaio riaccada quanto successo a Dicembre, con i dirigenti scolastici costretti a procedere con chiusure preventive in ordine sparso, senza nessuna indicazione.»
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