«A quarant’anni dall’apertura del più importante ospedale per acuti della Sardegna, il Brotzu di Cagliari sta patendo una crisi a cui si può e si deve porre rimedio.
Lo hanno denunciato a più riprese le rappresentanze dei medici e dei lavoratori del comparto, come lo hanno detto più volte le associazioni dei pazienti. I temi sono stati al centro del sopralluogo che la Commissione sanità ha compiuto nel mese di marzo scorso e che purtroppo, ad oggi, non hanno avuto nessun esito.
Questo non è accettabile. Anche perché alcuni dei problemi sarebbero risolvibili con piccoli correttivi e soluzioni organizzative a portata di mano, che evidentemente non si vogliono portare avanti: non servono nuovi e costosi ospedali, serve una migliore gestione di quelli che ci sono.»
Lo dichiara il consigliere regionale dei Progressisti, Francesco Agus, che aggiunge: «E invece in Sardegna va tutto al contrario: l’ospedale San Michele, che dovrebbe garantire interventi di altissima specialità e trattamento di casi gravi, si trova oggi a dover gestire anche l’ordinaria amministrazione normalmente di competenza della medicina territoriale, dei poliambulatori e dei reparti degli ospedali del resto del territorio isolano colpevolmente chiusi negli ultimi mesi. Questo rende impossibile per il Brotzu portare avanti quella che è la sua naturale vocazione: la cura e il trattamento, a livello regionale, dei pazienti più gravi che necessitano l’alta specializzazione delle cure».
«Una crisi testimoniata anche dal blocco dei ricoveri in molti reparti dell’ospedale cagliaritano e che espone, ancora di più, i pazienti a rischi evitabili – conclude Francesco Agus – che ha richiesto la convocazione della Commissione Sanità. Le radici di questa situazione sono evidenti: il governo della sanità sardo-leghista non affronta i problemi e pensa alle poltrone, più che ai posti letto. Pensa alle indennità per gli amici, più che al riconoscimento delle spettanze per chi è stato in prima linea anche in questi ultimi due anni e che ne viene inspiegabilmente privato.»
Antonio Caria