«Nella partita a scacchi sulla sanità in corso tra l’assessore regionale ed il commissario Ats, a risultare perdenti sono sempre i pazienti: lo scacchiere sono gli ospedali cagliaritani, le pedine i vari reparti spostati da questa a quella struttura senza nessuna logica. Che i responsabili non siano campioni si capisce dal fatto che in una vera partita ogni mossa è dettata da ragionamenti, mentre in questo caso mancano del tutto: proprio nel momento in cui, superata la fase acuta dell’emergenza data dal Covid, servirebbe una riorganizzazione del sistema sanitario seria e programmata.»
Lo dichiara Francesco Agus, consigliere regionale dei Progressisti e primo firmatario di un’interrogazione sottoscritta dai gruppi di opposizione in Consiglio regionale, che aggiunge: «L’ultimo esempio in ordine di tempo risulta dalle denunce delle associazioni dei pazienti affetti da sclerosi multipla. L’approssimazione della Giunta regionale e dell’assessore alla Sanità, trova conferma nelle decisione dello spostamento del Centro regionale all’Ospedale Marino di Cagliari. La decisione sarebbe del commissario Ats, che ancora una volta andrebbe a sconfessare quanto dichiarato dall’assessore in Aula: era stato proprio lui, nell’unica rassicurazione che era riuscito a dare a seguito di una nostra interrogazione sull’argomento, a sottolineare la volontà di riportare al Binaghi tutti i reparti. Se fosse invece confermato il trasferimento del Centro al Marino di Cagliari, si aprirebbe poi tutta un’altra partita: la conferma sarebbe l’impossibilità di avere lì un pronto soccorso per i casi di ortopedia e, di conseguenza, continuare a pesare sul Brotzu con i problemi segnalati da mesi».
«Il timore è che l’ennesimo trasloco senza senso possa provocare un ulteriore svilimento del lavoro del centro. Avevamo già sottolineato – conclude Francesco Agus – come per le 7.000 persone colpite in Sardegna dalla malattia, con un’incidenza pari al doppio della media nazionale, fosse necessaria una programmazione seria, l’incremento degli organici e una logistica adeguata alle necessità dei pazienti. Un percorso che era stato confermato dal Consiglio regionale già nel 2019, con l’approvazione unitaria di un ordine del giorno che impegnava la Giunta a potenziare le strutture sanitarie regionali per la cura dei pazienti affetti da sclerosi multipla. Invece niente, ancora una volta assistiamo a uno scontro di potere in cui le decisioni del commissario Ats sembrano prevalere sulla volontà dell’assessore e quindi della Giunta. E, ancora una volta, a farne le spese sono i pazienti e le loro famiglie, insieme ai medici e agli operatori sanitari impegnati sul campo ogni giorno. L’assessore chiarisca quali sono le intenzioni della Giunta oppure vada a casa: serve la massima serietà, non annunci che non trovano nessuna conferma negli atti.»
«Il timore è che l’ennesimo trasloco senza senso possa provocare un ulteriore svilimento del lavoro del centro. Avevamo già sottolineato – conclude Francesco Agus – come per le 7.000 persone colpite in Sardegna dalla malattia, con un’incidenza pari al doppio della media nazionale, fosse necessaria una programmazione seria, l’incremento degli organici e una logistica adeguata alle necessità dei pazienti. Un percorso che era stato confermato dal Consiglio regionale già nel 2019, con l’approvazione unitaria di un ordine del giorno che impegnava la Giunta a potenziare le strutture sanitarie regionali per la cura dei pazienti affetti da sclerosi multipla. Invece niente, ancora una volta assistiamo a uno scontro di potere in cui le decisioni del commissario Ats sembrano prevalere sulla volontà dell’assessore e quindi della Giunta. E, ancora una volta, a farne le spese sono i pazienti e le loro famiglie, insieme ai medici e agli operatori sanitari impegnati sul campo ogni giorno. L’assessore chiarisca quali sono le intenzioni della Giunta oppure vada a casa: serve la massima serietà, non annunci che non trovano nessuna conferma negli atti.»
Antonio Caria