Questo importante servizio alla comunità non ha avuto interruzioni ma semmai è stato incrementato, durante il periodo di chiusura totale, in un momento in cui le strutture ospedaliere impegnate nell’emergenza non potevano garantire tali prestazioni al territorio: «A seguito di questo incremento di richieste – sottolinea Franco Stara, consigliere regionale di Italia Viva aderente al gruppo dei Progressisti – i laboratori di analisi accreditati hanno esaurito il tetto di spesa assegnato per l’anno in corso, avendo effettuato anche prestazioni analitiche di norma eseguite nei laboratori pubblici ospedalieri per i pazienti non ricoverati, garantendo sino ad ora, a proprie spese, prestazioni che devono essere garantite in esenzione dalla sanità pubblica».
Per questi motivi, i laboratori accreditati lamentano la poca attenzione sinora dimostrata dalla Regione Sardegna nei confronti dei pazienti con diritto all’esenzione per le prestazioni di laboratorio: «Le rappresentanze sindacali e le singole strutture – aggiunge Franco Stara – hanno ripetutamente richiesto di istituire un fondo straordinario per finanziare le prestazioni erogate in sostituzione di quelle di norma eseguite dalle strutture pubbliche». Nessuna risposta: «Da questo mese, per il mancato finanziamento, le strutture di laboratorio pubbliche a gestione privata di tutta la Sardegna sono costrette a richiedere il pagamento delle prestazioni anche ai pazienti esenti».
«Ci si chiede per quale motivo, in mancanza di erogazione di prestazioni ai pazienti esterni da parte delle strutture pubbliche, non si possano utilizzare quelle stesse risorse per garantire ai cittadini le indagini necessarie presso i laboratori privati accreditati. Chiediamo con forza alla Regione – conclude Franco Stara – un finanziamento straordinario per una situazione straordinaria, senza il quale tutti i cittadini si vedranno costretti a pagare gli esami di laboratorio per i quali hanno il diritto all’esenzione.»