Diffondere la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale per tutte le persone che stanno concludendo il loro percorso di vita e che non possono più avere cure per la guarigione da una grave malattia terminale. È questo l’obiettivo della Giornata nazionale del sollievo che si celebrerà il 29 maggio.
Promossa da oltre dieci anni dalla Conferenza delle Regioni in collaborazione con il ministero della salute e la Fondazione nazionale “Gigi Ghirotti”, la giornata del sollievo ha come finalità quella di sensibilizzare la coscienza della collettività su un argomento delicato che colpisce le persone durante la fase terminale della loro vita.
Alcuni pazienti trascorrono gli ultimi giorni o mesi di vita a casa oppure in ospedale o in altre strutture sanitarie (rsa, hospice) e la legge 38 del 2010 garantisce loro il diritto, in tutti i setting assistenziali, a ricevere adeguata assistenza sanitaria e sociale, in grado di accompagnarli nel loro percorso di cura medico e psicologico.
È in quest’ottica che opera l’Unità operativa di terapia del dolore e cure palliative dell’Aou di Sassari, con una cura particolare al trattamento del dolore cronico del paziente non solo durante la fase terminale ma anche in tutte le altre condizioni di malattia.
La vicinanza alla persona sofferente e il rispetto della sua dignità sono al centro della cultura del sollievo e la stessa Organizzazione mondiale della sanità considera il dolore cronico come una vera e propria patologia che può pregiudicare tutti gli aspetti della vita quotidiana.
«Il dolore cronico non è facile da curare e richiede un intervento terapeutico interdisciplinare. Occorrono elevati livelli di specializzazione per poter essere adeguatamente trattato», ha affermato il dottor Rosario Chianese, referente dell’unità operativa.
Un aspetto fondamentale nel trattamento farmacologico del dolore cronico è legato all’impiego dei farmaci oppioidi, di cui ancora oggi«l’utilizzo nella pratica clinica – ha affermato il dottor Chianese – è poco diffuso e spesso non adeguato alle reali esigenze del malato di dolore cronico».
Ciò è emerso anche nell’ultimo convegno organizzato ad Alghero ai primi di maggio dall’Unità operativa e al quale erano presenti alcuni tra i più importanti esperti nel settore della terapia del dolore.