«Per rispondere a una necessità di sorveglianza sanitaria, fondamentale in questi giorni per tutelare nel miglior modo possibile la salute dei militari presenti in Sardegna e dei cittadini, la base aerea di Decimomannu potrà essere, al pari di altre strutture individuate sul territorio nazionale per altre regioni, l’Ente di riferimento per l’eventuale sorveglianza sanitaria che dovesse rendersi necessaria per i militari in servizio nell’isola. Nell’eventualità in cui si rendesse necessario l’utilizzo della base, dunque, si tratterebbe di una misura solo per i militari presenti in Sardegna. Tale decisione rappresenta una forma di tutela della salute sia per i militari, sia per tutta la cittadinanza». Lo rende noto il Sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi.
«La sorveglianza sanitaria è un provvedimento che si rende utile per filtrare preventivamente situazioni che, altrimenti, andrebbero a intasare in modo inappropriato le strutture dei Pronto Soccorso del Servizio Sanitario Nazionale – dice Giulio Calvisi -. Non sono previsti illogici, antieconomici e pericolosi (dal punto di vista sanitario) trasferimenti nell’isola di militari a rischio contagio provenienti da altre regioni o dall’estero. E chiarisco che stiamo parlando di persone sane che, in caso di successiva positività al virus, verrebbero prontamente trasferite presso strutture del Servizio Sanitario Nazionale.»
«Il ministero della Difesa, inoltre, attraverso il Comando Operativo di Vertice Interforze, la Protezione civile e l’Assessorato alla Sanità della Regione Sardegna – aggiunge il sottosegretario – è all’opera per individuare altre strutture (speriamo solo eventuali) da destinare ai cittadini eventualmente entrati in contatto con persone affette dal virus e da sottoporre a sorveglianza Sanitaria. Attualmente, sono state individuate 1.500 strutture della Difesa per oltre 5.000 posti letto, di cui più di 200 (posti letto) in Sardegna.»
«Desidero ringraziare tutto il personale sanitario e le nostre Forze Armate e dell’ordine, la Protezione Civile e tutta la Pubblica Amministrazione attivamente impegnati e coinvolti nelle misure di contrasto dell’emergenza sanitaria a supporto della popolazione», conclude Giulio Calvisi.