«La chiusura dell’ospedale da campo di Crema è certamente un segnale incoraggiante. Da alcuni giorni non si registravano pazienti ricoverati nella struttura sanitaria allestita dall’Esercito lo scorso 25 marzo, in sole 72 ore. Un vero e proprio ospedale dotato di 32 posti letto, tutti con erogatori di ossigeno, 3 posti per terapia intensiva ed una sala radiografica specializzata. Un ringraziamento particolare ai nostri militari, ai medici e agli infermieri cubani della Brigata Henry Reeve per il prezioso supporto sanitario.»
Lo rende noto il sottosegretario della Difesa, con delega alla sanità militare, Giulio Calvisi.
«Per due mesi, questa struttura sanitaria ha accolto i pazienti affetti da Covid-19, fornendo un importante aiuto e sollievo alle strutture ospedaliere della zona, congestionate dall’alto numero di degenti. L’emergenza non è terminata ma il fatto che questa struttura sanitaria non sia più necessaria ci fa ben sperare. La Difesa continua a rimanere in prima linea nel contrasto all’espansione del virus, fornendo personale sanitario in supporto agli ospedali civili, strutture specializzate per l’accoglimento dei malati, materiali, uomini e mezzi per il controllo del territorio e la gestione delle emergenze», conclude Giulio Calvisi.