«La sanità è di tutti e per tutti»: sarà questo lo slogan con cui i pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e UilP parteciperanno convintamente alla manifestazione regionale organizzata per il prossimo mese di ottobre dalle confederazioni Cgil-Cisl-Uil sull’emergenza sanitaria-sociale-assistenziale in Sardegna. Infatti, nella riunione di Bonarcado i pensionati e le pensionate di SPI FNP UILP hanno condiviso la volontà di rivendicare con la confederazione il rilancio del sistema sanitario e del sistema socioassistenziale regionale come base fondamentale su cui poggia la ricostruzione economica, produttiva e sociale di tutti i territori della nostra isola, rivendicando dei servizi forti che guardino anche al futuro. I pensionati, unitariamente alle confederazioni regionali, rivendicano l’apertura di un tavolo di confronto stabile sulla “SALUTE”, evidenziando la necessità che si definisca l’offerta per la salute come aspetto e sviluppo fondamentale dell’uomo, della natura e dell’ambiente. Inoltre questo tavolo deve concretamente intervenire sui bisogni di cura, prevenzione e assistenza, in maniera globale ed integrata, provvedendo a dare risposte certe ai bisogni di natura sanitaria e sociale. Le pensionate e i pensionati di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e UilP, soprattutto negli ultimi anni, si sono mobilitati – con documenti unitari, richieste d’incontro, appelli alle forze politiche presenti in Consiglio regionale – per denunciare l’inefficienza del sistema sanitario sardo rispetto alle esigenze delle persone. La Giunta regionale, in particolare l’assessore della Sanità, è stata sorda ai nostri appelli e ha sistematicamente ignorato le nostre proposte di un modello di sanità capace di sviluppare pienamente la medicina di comunità e ridefinire il rapporto tra ospedale, territorio e continuità assistenziale. Questa insensibilità, prima di tutto umana e poi politica, ha chiuso gli occhi sulle liste d’attesa che ritardano le visite specialistiche a volta arrivate quando la salute è compromessa in modo grave; sui “viaggi” e spostamenti da un territorio all’altro cui sono costretti gli anziani per la continuità terapeutica; sulle spese aggiuntive sostenute per il ricorso alla medicina privata in assenza di quella pubblica e, ancora più drammaticamente, per la rinuncia, a causa della povertà, alle visite specialistiche private e all’acquisto di farmaci. Proprio perché il problema-salute non riguarda solo i pensionati, ma rappresenta un problema generale di tutti i cittadini, lavoratori e non, SPI FNP e UILP con grande spirito unitario, hanno, mesi fa, avviato nei territori la “marcia della salute” realizzata fino ad oggi a Iglesias, San Gavino e Nuoro, con manifestazioni molto partecipate. La mobilitazione del prossimo ottobre, indetta a Cagliari dalle confederazioni regionali, sarà enormemente partecipata, per scuotere definitivamente l’immobilismo delle forze politiche sul deficit socio-sanitario, e avrà al centro la piattaforma rivendicativa e la necessità di un serio e concreto confronto. Le pensionate e i pensionati di SPI FNP UILP sono certi che, per l’occasione, nei territori e nell’intera regione si attiverà quel blocco sociale che è la forza di ogni rivendicazione capace di conquistare, da un lato quel tavolo di confronto permanente e strutturale e, dall’altro, la discussione dei punti rivendicativi delle proposte di CGIL CISL e UIL per una sanità pubblica e universale per tutti, alla cui base stanno necessariamente una medicina di prossimità e un’efficace medicina di prevenzione. Le pensionate e i pensionati sono aperti perciò al dialogo con tutti e, soprattutto, a quello intergenerazionale, essenziale e rilevante risorsa contro il disagio sociale che colpisce gli estremi della società, giovani e anziani, categorie scartate in nome del profitto.
I segretari generali Marco Grecu (Spi-Cgil) – Alberto Farina (Fnp-Cisl) – Rinaldo Mereu (Uilp-Uil)