Il presidente di ANCI Sardegna, Emiliano Deiana, a nome di tutti i sindaci della Sardegna, stamane ha inviato una comunicazione inerente il controllo in entrata e in uscita dai porti e dagli aeroporti della Sardegna sul Covid 19, al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e a tutti gli enti competenti (il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas; il ministro della Salute, Roberto Speranza; l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu; il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli; l’assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde; il ministro degli Interni, Luciana Lamorgese; l’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna; il direttore della Protezione civile, Angelo Borrelli; l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis; il direttore generale della Protezione civile regionale, Antonio Belloi; al presidente di Anci, Antonio Decaro; e, infine, ai prefetti della Sardegna)
Di seguito, il testo integrale:
«Mi permetto di scrivere alle SV Illustrissime per segnalare un fatto che sta destando grande preoccupazione nella comunità sarda sulle misure necessarie al contenimento del Covid 19.
Scrivo a nome dei sindaci della Sardegna che sono impegnati, in questa complicata fase, ad attivare tutte le possibili iniziative locali di informazione, conoscenza e prevenzione per il contenimento della malattia denominata Covid 19.
Come è noto a tutti la Sardegna è un’isola. Può essere raggiunta solo via aerea o via mare. È difficile raggiungerla (per le ragioni note legate ai trasporti e alla continuità territoriale), ma è relativamente semplice controllarla in entrata e in uscita.
In questo contesto particolare importanza per il contenimento della malattia, oltre alle attività di prevenzione, rivestono i controlli negli aeroporti e nei porti sardi: per chi entra e per chi esce dalla nostra isola.
In Sardegna esistono un gran numero di “seconde case” di proprietà di nostri concittadini residenti in altre regioni che, così come segnalano i sindaci dei comuni costieri, si stanno trasferendo in gran numero in Sardegna anche dalle regioni fin’ora più esposte alla malattia oppure arrivano per motivi di lavoro.
Un mancato controllo – associato a una possibile moltiplicazione esponenziale dei contagi – potrebbe mandare in tilt il sistema sanitario regionale “tarato” (neanche troppo accuratamente) sui soli residenti in Sardegna e con un numero largamente insufficiente di posti di terapia intensiva. Un’insufficienza che potrebbe non tutelare né chi risiede in maniera stabile né chi vi risiede temporaneamente nel momento acuto della crisi sanitaria.
Ad oggi sussistono delle problematiche circa i controlli negli aeroporti di Cagliari, Alghero e Olbia (alla riapertura) e quelli da attivare nei porti di Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci, Santa Teresa Gallura (collegamento con il porto di un altro Stato: la Francia), Arbatax, Oristano e Cagliari nonché con le nostre isole minori di La Maddalena e dell’Isola di San Pietro.
Anci Sardegna e tutti i sindaci sardi chiedono l’immediata risoluzione delle problematiche che non permettono, nel momento di massima crisi, un controllo accurato – con le tecnologie più appropriate e con una mappatura totale di chi entra e di chi esce dall’Isola, i motivi del viaggio e i suoi spostamenti recenti – negli aeroporti e, soprattutto, nei porti della Sardegna.
Alla comunità sarda poco importano i conflitti di attribuzione e di competenze fra Stato e Regione: Vi chiediamo di sederVi tutti intorno a un tavolo e trovare una soluzione a partire dalle prossime ore.
Facciamo questo invito in maniera accorata per tranquillizzare la comunità sarda, per non rendere vani gli sforzi che stiamo facendo, noi e voi, a livello nazionale, regionale e locale, per non far prevalere pulsioni legate all’emotività che difficilmente possono essere controllate dai soggetti istituzionali più prossimi ai cittadini: i sindaci e gli amministratori comunali.
Facciamo questo invito avendo chiarissimo l’appello fatto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella a noi tutti: concorrere lealmente alla risoluzione di problemi, in maniera unitaria e senza correre dietro alle polemiche di parte o politiche.
Certo di una positiva soluzione della problematica rappresentata già dalle prossime ore mi è gradita l’occasione, a nome mio e di tutti i sindaci della Sardegna, di porgere i più cordiali saluti.»