Un trattamento altamente mutilante che, un tempo, implicava la perdita completa della fonazione, e spesso l’impossibilità di comunicare. Ora, nuove metodiche e la riabilitazione consentono un miglioramento della vita del paziente operato. È la laringectomia totale, tema che è stato al centro della lezione magistrale tenuta ieri sera a Sassari dal professor Jacopo Galli, direttore dell’Otorinolaringoiatria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, in occasione dei festeggiamenti per la vigilia del patrono degli otorini, san Biagio, che ricade oggi.
L’incontro, organizzato dalla Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Aou di Sassari, si è svolto nell’aula magna dell’Ateneo turritano alla presenza del rettore dell’Università di Sassari Gavino Mariotti e del direttore dell’Otorinolaringoiatria sassarese professor Francesco Bussu, del direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio Lorenzo Spano, del sindaco di Sassari Nanni Campus.
La metodica interventistica, illustrata dal docente romano durante la lezione dal titolo “Laringectomia totale: oltre la tecnica … percorrendo l’esperienza”, nei casi dei tumori avanzati della laringe resta spesso l’unico intervento possibile per l’eradicazione completa del tumore. Un intervento che prevede l’asportazione delle corde vocali e la presenza permanente di un “buco” (tracheostoma) per respirare. Oggi – è stato detto – viene impiantata il giorno stesso dell’intervento una protesi fonatoria, che consente ai pazienti di recuperare una voce e capacità di comunicare pressoché normali, con netto miglioramento delle condizioni di vita. Il docente ha sottolineato l’importanza della riabilitazione per riportare il paziente a una capacità fonatoria.
«In caso di tumori maligni – ha aggiunto Francesco Bussu – i chirurghi lavorano in squadra con tutti gli altri specialisti che hanno un ruolo nella diagnosi e nel trattamento in un gruppo che chiamiamo “tumor board”. Tutte le decisioni sono collegiali coinvolgendo tutte le competenze specifiche. L’approccio multidisciplinare, è stato dimostrato, può migliorare drasticamente le possibilità di guarigione di tutti i tumori cervicofacciali.»
La Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Aou di Sassari ha recentemente pubblicato, in collaborazione con il resto del gruppo multidisciplinare, una revisione della casistica dei tumori avanzati della laringe operati dal 2017, anno di arrivo a Sassari del professor Bussu, che dimostra una sopravvivenza altissima, circa il 93%, in linea con i migliori centri a livello internazionale.
Il pomeriggio è proseguito con la messa in onore di san Biagio, celebrata in cattedrale dall’arcivescovo sassarese Gian Franco Saba.
Prima della funzione religiosa l’arcivescovo ha salutato due piccoli bambini che, seduti con i loro genitori tra i banchi della chiesa, sono stati operati in questi anni nella Clinica sassarese.
L’alto prelato ha ricordato la figura del santo di origine armena quindi il ruolo dei medici chirurghi, in particolare degli otorini.
Durante la celebrazione eucaristica è stata esposta la preziosa reliquia del Santo conservata a Sassari da almeno 6 secoli e incastonata in un reliquiario d’argento del 1500. Una reliquia che proviene dalla distrutta chiesa dedicata al Santo e ubicata un tempo in porta Sant’Antonio ed ora conservata proprio nella Cattedrale di san Nicola.
Questa mattina, invece, l’arcivescovo Gian Franco Saba, alla presenza del direttore sanitario dell’Aou di Sassari Luigi Cugia, ha fatto visita alla Clinica Otorinolaringoiatrica per un saluto e una benedizione ai pazienti del reparto. Per l’occasione è stata organizzata una colazione a base di cioccolata, tradizione per la festa di san Biagio, alla quale ha partecipato il personale della clinica.