«La Sanità della Sardegna è un disastro e lo dimostrano le marce per il diritto alla salute di questi ultimi giorni che hanno visto manifestare sindaci e amministratori locali, medici e operatori sanitari, comitati spontanei di tutta la Sardegna: Barbagia, Mandrolisai, Centro Sardegna, Isili, Sulcis, Sud Sardegna. E’ ora di dire basta, la situazione oramai è degenerata, non è concepibile che nel 2021 manchino i servizi primari come i medici di base, si continuino a chiudere i presidi delle Guardie Mediche e chiudere interi reparti ospedalieri soprattutto nelle zone periferiche e del centro Sardegna, per una semplice operazione di risparmio economico. La salute è un diritto che va garantito è non barattato con gli interessi economici, si devono eliminare gli sprechi e convertire le risorse in servizi.»
A dichiararlo è l’europarlamentare eletto in Sardegna Ignazio Corrao, del gruppo Greens/EFA, che punta il dito contro l’inefficacia dell’azione politica della Regione Sardegna sulla gestione della sanità.
«Sono mesi – spiega Ignazio Corrao – che la Regione Sardegna non ascolta e non vuole risolvere i problemi. Oggi si è tenuta la marcia su Cagliari con tutte le delegazioni provenienti da tutta la Sardegna che chiedono a gran voce una seduta straordinaria del Consiglio regionale alla presenza del ministro della Salute Roberto Speranza: con la richiesta di Commissariamento dell’assessorato della Sanità in Sardegna che nega da tempo il diritto alla salute.»
«Se si continua di questo passo – sottolinea l’eurodeputato – si rischia di perdere definitivamente il diritto alla salute che deve essere garantito in un paese civile, soprattutto nell’Isola della Sardegna che già porta le ferite di altre questioni, a partire dal diritto alla mobilità; Il ministero della Salute intervenga – conclude Ignazio Corrao – si attivi immediatamente.»