«L’Ospedale Marino che ha caratterizzato una eccellenza ortopedica regionale non c’è più: fa capo all’azienda universitaria di Sassari. In dote altri 45 posti letto Covid perché l’Aou di Sassari non riesce ad assistere tutti. Di fatto non c’è più l’Ospedale Marino traumatologico e riabilitativo che ha caratterizzato il Regina Margherita di Alghero, fin dai tempi di Mastandrea, Cotza, Melis: smantellato nel nome altisonante della robotica e, alziamo le mani, del Covid.»
Lo scrivono, in una nota, i consiglieri del centrosinistra al comune di Alghero Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Mimmo Pirisi, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras e Valdo Di Nolfo, che aggiungono: «l’Unità di terapia intensiva dell’ospedale civile non è stata mai accreditata e tutti i reparti sono in grande affanno, ma oggi la Regione annuncia una nuova intensiva d’emergenza all’Ospedale Marino: quando si dice programmazione! Non ci dice dove troverà gli anestesisti, non certo portandoli da Sassari, e che fine fanno i reparti ed il personale presente nell’ospedale. Lo scorporo deve ancora cominciare».
«Nel frattempo il presidente Solinas, per indorare la pillola, ci dice però che ad Alghero farà il nuovo ospedale – concludono i consiglieri del centrosinistra -. Ecco perché è necessario far sentire alta la voce del territorio, a cominciare dalla commissione sanità del 4 gennaio e dal consiglio comunale da convocare immediatamente per affrontare con determinazione l’emergenza sanità in atto nella nostra città.»
Lo scrivono, in una nota, i consiglieri del centrosinistra al comune di Alghero Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Mimmo Pirisi, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras e Valdo Di Nolfo, che aggiungono: «l’Unità di terapia intensiva dell’ospedale civile non è stata mai accreditata e tutti i reparti sono in grande affanno, ma oggi la Regione annuncia una nuova intensiva d’emergenza all’Ospedale Marino: quando si dice programmazione! Non ci dice dove troverà gli anestesisti, non certo portandoli da Sassari, e che fine fanno i reparti ed il personale presente nell’ospedale. Lo scorporo deve ancora cominciare».
«Nel frattempo il presidente Solinas, per indorare la pillola, ci dice però che ad Alghero farà il nuovo ospedale – concludono i consiglieri del centrosinistra -. Ecco perché è necessario far sentire alta la voce del territorio, a cominciare dalla commissione sanità del 4 gennaio e dal consiglio comunale da convocare immediatamente per affrontare con determinazione l’emergenza sanità in atto nella nostra città.»
Antonio Caria