Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di legge contenente norme in materia di turismo, riconoscimento dell’albergo nautico diffuso.
All’apertura dei lavori, per la Lega l’on. Pierluigi Saiu ha chiesto lumi alla presidenza del Consiglio sulla riattivazione del question time in Aula, con riferimento alla ventilata ipotesi di privatizzazione del pronto soccorso della Sanità nuorese. Sui guai della sanità iglesiente è intervenuto l’on. Oppi, che ha denunciato le sofferenze dei reparti dell’ospedale di Iglesias e Carbonia e la disorganizzazione del personale. “Io so chi inventa queste cose ma so anche che bisogna intervenire dall’alto per fermare questo imbecille, senza titolo. Con l’intero arco costituzionale denuncio questo problema enorme”.
Il presidente Michele Pais in replica ha annunciato che il question time verrà ripristinato dal 15 giugno.
L’on. Piero Maieli (Psd’Az), in qualità di relatore di maggioranza, ha illustrato la proposta 241 ricordando che “la Sardegna ha oltre 1.800 km di costa e il modello di albergo nautico diffuso, dentro cioè le imbarcazioni, è capace di sviluppare nuovo turismo che non consuma suolo e non ha un forte impatto”. Per il relatore “è necessario che le imbarcazioni possano essere locate e siano idonee al pernottamento e abbiano la cucina, oltre all’assicurazione per la responsabilità civile. In pratica portiamo il concetto di ospitalità dei bed and breakfast e case vacanze nelle unità da diporto nautico. Ricordo che questa legge è stata licenziata dalla commissione all’unanimità”.
Per la minoranza ha preso la parola l’on. Salvatore Corrias (Pd), secondo cui “la proposta nasce dalle migliori intenzioni ma rischia di generare una ulteriore confusione. Ci sono poi problemi di tipo organizzativo: i porti turistici sardi non sono dotati di quei servizi, come i serbatoi per i reflui e i residui chimici, necessari per ospitare l’albergo nautico diffuso. Sono aspetti che non mi sembra siano stati calcolati. Del pari, non mi sembra che questa legge preveda agevolazioni per chi intende intraprendere questa attività”.
Critico anche l’on. Massimo Zedda (Progressisti): “Sarebbe stato bello discutere di questo tema anche in commissione Trasporti, dove non si sa nulla di continuità territoriale, della crisi della Tirrenia e di tutti i temi degli ampliamenti delle infrastrutture come i porti e gli aeroporti”.
Dall’opposizione ha preso la parola l’on. Giuseppe Meloni (Pd), che ha detto: “Quando arrivano provvedimenti così io sono più contento perché in qualche modo si cerca di dare risposte alle imprese. Su questo tema tentai di introdurre un emendamento nella scorsa legislatura ma è chiaro che oggi esiste il problema di censire queste attività ricettive per evitare che commettano, tra l’altro, illeciti ambientali”.
Per la Giunta è intervenuto l’assessore Gianni Chessa, che ha espresso parere favorevole: “Dobbiamo vincere le nostre preoccupazioni e consentire anche questa offerta turistica. In fondo non stiamo inventando chissà che cosa: è chiaro che non devono essere scaricati a mare i rifiuti delle imbarcazioni. D’altronde la quasi totalità del turismo in Sardegna è interessato al mare e dunque con questa proposta aumentiamo l’offerta turistica”.
Sull’articolo 1 l’on. Salvatore Corrias è intervenuto: “Bisogna capire se siamo in grado di soddisfare o meno le esigenze di questo tipo di turismo”.
Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha sottolineato che con l’albergo nautico diffuso si modifica la classificazione delle strutture ricettive sul mare, anche se la legge mantiene una certa ambiguità fra i termini di albergo nautico diffuso e boat & breakfast, forse per riferirsi a mini strutture. La contraddittorietà di questi dati fa emergere secondo Massimo Zedda una delle maggiori criticità della legge che non nasce quindi sotto i migliori auspici e non basta il generico rimando alle linee guida ministeriali, perché è da evitare il rischio che la nuova ricettività nautica vada a discapito del diporto.
Il relatore Piero Maieli (Psd’Az) ha osservato che si tratta di una legge-pilota che vuole aprire una strada nuova che potrà essere seguita da altre Regioni bagnate dal mare. E’vero, ha riconosciuto, che i porti devono avere tutti i servizi essenziali come acqua ed elettricità ma questo vale per tutti; anche adesso molti proprietari o locatari di imbarcazioni dormono e vivono in barca per cui i problemi ambientali degli scarichi non sono riferibili al nuovo segmento del turismo nautico, in ogni caso ben venga una riflessione sul tema ambientale che potrà migliorare la legge. Ritengo però sbagliato in questa fase, ha concluso Piero Maieli, mettere troppi “paletti” sul provvedimento.
Successivamente il Consiglio ha approvato per alzata di mano l’art. 1 (Denominazione delle strutture ricettive). Di seguito è iniziato l’esame dell’art. 2 (Definizione delle strutture extra alberghiere ed istituzione del registro regionale).
Relatore e Giunta hanno espresso parere favorevole sull’unico emendamento presentato (Maieli e più) che prevede il riferimento alle “house boat”.
Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha proposto una ulteriore correzione orale, come sollecitato dagli interventi precedenti, introducendo il termine “case galleggianti”, dichiarandosi disponibile anche ad una sospensione finalizzata ad un approfondimento puntuale con la minoranza.
Alla ripresa, lo stesso Franco Mula ha annunciato il ritiro dell’emendamento.
Sull’ordine dei lavori il consigliere di Leu Eugenio Lai ha richiamato l’attenzione della presidenza su fatto che interi gruppi della maggioranza, dopo alcune dichiarazioni in materia di sanità, hanno abbandonato l’Aula. Ha chiesto quindi per i prossimi scrutini il voto elettronico, ironizzando sul fatto che più che di case galleggianti ci troviamo di fronte ad una “maggioranza traballante” che non può certo aspettarsi una “stampella” da parte dell’opposizione.
Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda, “visti i numeri”, ha proposto di rinviare la legge in commissione utilizzando il maggior tempo a disposizione per sentire sulle questioni di merito sollevate sia il comandante della Capitaneria di porto che presidente dell’Autorità portuale.
Ha riassunto la presidenza dell’Assemblea il presidente Michele Pais, che ha sospeso i lavori fino alle 18.15.
Alla ripresa, il presidente ha messo in votazione l’art.2 e, rilevata la mancanza del numero legale, ha rinviato i lavori del Consiglio alle 19.00.
Alla ripresa, il presidente Pais ha messo in votazione l’articolo 2, che è stato approvato e così a seguire il 3. Soppresso l’articolo 4, approvato il 5 e il 6. A concludere la votazione finale sulla quale è intervenuto l’on. Salvatore Corrias (Pd). L’oratore ha annunciato la sua astensione “perché i presupposti della proposta sono buoni nonostante non ci sia la copertura finanziaria a favore di chi voglia investire nell’albergo nautico diffuso. Segnalo ancora i rischi di compatibilità ambientale”.
Parole di ringraziamento verso la commissione competente sono arrivate dal capogruppo del Psd’Az, Franco Mula: “Questa proposta sarà qualcosa di più per il turismo sardo. Mi sarei atteso il voto a favore del collega Salvatore Corrias, visto che ha lavorato a questo testo”.
L’Aula ha espresso il voto finale favorevole sulla legge.
Il presidente Michele Pais ha poi chiesto l’approvazione del rendiconto finale del Consiglio regionale ma l’onorevole Eugenio Lai (LeU) ha segnalato “l’assenza di due questori e qualcuno dovrebbe spiegare come mai non sono presenti. Questo è un fatto politico e io lascio i lavori, se si procede. Voglio peraltro sentire la relazione, non la do per letta”. Il presidente Michele Pais ha replicato: “Non ci sono problemi a rinviare il rendiconto ma sia chiaro che il presidente garantisce il rispetto del regolamento e il buon funzionamento di quest’Aula”. La seduta è stata tolta alle 19.15.