«Destano preoccupazione e stupore le dichiarazioni, in sede di audizione nella Commissione Sanità del Consiglio regionale, dei rappresentanti della psichiatria secondo cui occorrerebbe scongiurare il rischio che gli psicologi possano fare diagnosi o somministrare cure psichiatriche, perché questo è espressamente vietato dalla legge. Così come non è nemmeno pensabile che sia lo psicologo a decidere se un paziente debba o meno andare dallo psichiatra: questa valutazione deve essere lasciata al medico.»
Lo ha detto Angela Quaquero, presidente Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Sardegna.
Dichiarazioni di fatto in contrasto con quanto espressamente previsto dalla legge 18 febbraio 1989 n° 56 che all’art. 1 così recita: «La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito».
«La competenza nel fare diagnosi nell’ambito dei disturbi psicologici – ha aggiunto Angela Quaquero – ci è quindi attribuita con indiscutibile chiarezza da una legge dello Stato, cosa che regolarmente facciamo in un rapporto di proficua collaborazione e scambio con gli psichiatri, a cui inviamo i casi e che a loro volta ci inviano i casi per psicoterapia, cosa ben diversa dalla prescrizione di farmaci che nessuno di noi si sogna di fare e che ci è appunto vietata dalla legge.»
Gli psicologi hanno avuto un ruolo importantissimo durante la pandemia di supporto e di prevenzione di disagi più gravi: ricordiamo che l’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Sardegna, con le associazioni di psicologia dell’emergenza, è stato fra i primi in assoluto in Sardegna, ma anche in Italia, ad attivare il filo diretto gratuito di supporto psicologico con ben due linee telefoniche che hanno garantito assistenza per ben tre mesi.
«Oggi – ha sottolineato Angela Quaquero – c’è un 30% di persone che soffre di disturbi psicologici conseguenti alla pandemia, ed è per questo che è stato istituito il bonus psicologo, che non è un gioco, ma un’esigenza forte a cui devono rispondere i servizi pubblici e i liberi professionisti: credo che oggi più che mai occorra la più ampia collaborazione fra i diversi professionisti della salute psicologica nell’interesse del benessere dei cittadini.»