A Isili si può stare male, ma la notte no. Perché il Pronto Soccorso, riferimento del distretto sanitario del Sarcidano, Barbagia di Seulo e Trexenta, garantisce solo due turni su tre: manca il turno notturno (dalle 20.00 alle 8.00 della mattina successiva) e dunque la relativa presa in carico per i codici critici che dovessero presentarsi in quella fascia oraria, che saranno così ricevuti, non più dal Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero del San Giuseppe, ma dalla Guardia Medica.
La lettera al Ministro e alla Procura. La situazione del Pronto Soccorso di Isili è arrivata così sul tavolo del Ministro della Salute e all’attenzione della Procura della Repubblica, tramite una missiva inviata dal legale del NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche. «Da tempo – si legge nella lettera – il Servizio di Pronto Soccorso è garantito solo dalla buona volontà dei tre medici presenti, due strutturati e uno convenzionato, supportati da un paio di medici del 118. La pesante carenza di medici nel Pronto Soccorso di Isili è tale da mettere a rischio l’assistenza in emergenza-urgenza e la continuità dello stesso servizio. La situazione, già critica, si è aggravata in queste ultime settimane estive, perché stanno turnando solo 3 medici, quando invece ne servirebbero almeno 5. I medici in servizio presso il Pronto Soccorso sono talmente pochi, che nonostante stiano facendo l’impossibile, non riescono più a coprire i turni notturni, necessari a garantire l’apertura h 24 del Servizio. Di fronte alla grave disfunzione del Pronto Soccorso isilese, per via della mancanza di personale medico, l’ATS -ASSL Cagliari ha pensato di sopperire alla riduzione del Servizio, attivando “l’ambulatorio di codici minori” e, affidandone la gestione ai medici di Continuità Assistenziale, comunemente conosciuti come Guardie Mediche».
Le criticità e l’assenza di indicazioni al personale infermieristico. «Nella procedura operativa descritta (nella coms prot. 134/2021 del 16.07.2021) non viene indicato in alcun modo cosa dovrebbero fare gli infermieri del Pronto Soccorso, laddove nei turni notturni si presentassero utenti con necessità di assistenza tempestiva, classificati in codice giallo o rosso, data – come già detto – l’assenza del medico. La procedura, infatti, non definisce il percorso da seguire in caso di accoglienza di pazienti critici che richiedono un accesso immediato alle cure o, comunque, prestazioni non differibili e che, quindi, non dovrebbero essere inviati al medico di continuità assistenziale. Una grave lacuna che sta causando preoccupazioni al personale infermieristico, che si trova in grossa difficoltà a gestire l’assistenza in emergenza-urgenza in una situazione del tutto anomala.»
Alle parole scritte nella lettera dal legale, aggiunge e precisa Fabrizio Anedda, coordinatore regionale del sindacato delle professioni infermieristiche NurSind, che: «Gli infermieri del Pronto Soccorso sono di fatto lasciati soli e mandati allo sbaraglio a gestire – è bene ripeterlo, senza la presenza del medico – i casi più critici che si dovessero presentare, senza avere istruzioni chiare sul corretto percorso da seguire. Con la riduzione del Servizio di Pronto Soccorso e, la realizzazione dell’ambulatorio dei codici minori è stato creato un vero guazzabuglio che sta creando gravi criticità al personale infermieristico».
Un intero territorio senza assistenza sanitaria. «Con il depotenziamento del Servizio di Pronto Soccorso del San Giuseppe, si hanno pesanti ripercussioni sui cittadini non solo di Isili ma di tutto il comprensorio e, quindi, degli abitanti dei circa 30 Comuni del Distretto sanitario del Sarcidano-Barbagia di Seulo e Trexenta. L’assenza di un Pronto Soccorso h 24 crea seri disagi all’utenza di un territorio, caratterizzato tra le altre cose da una viabilità tortuosa e precaria. Tant’è che la cittadinanza e le istituzioni locali – ha concluso Fabrizio Anedda – si sono subito mobilitate per protestare contro la riduzione del servizio e la lesione del pieno diritto alla salute. Ma, a oggi, gli appelli e le proteste non hanno sortito alcun effetto concreto. Per questo motivo abbiamo chiesto alle autorità competenti, locali e nazionali, di intervenire con la massima urgenza e tempestività, per disporre, nell’ambito dei poteri di ispezione e controllo, una opportuna indagine per verificare l’attuale situazione del Pronto Soccorso di Isili e, se siano o meno rispettate le vigenti normative in materia sanitaria e, in particolare, quelle che regolano l’attività del Pronto Soccorso e il corretto esercizio delle professioni sanitarie. Ma ancora e soprattutto, per adottare ogni ulteriore iniziativa volta a riportare il Servizio di Pronto Soccorso alla sua piena funzionalità».