Uno stanziamento da 10 milioni di euro annui per perequare le differenze tra i fondi contrattuali delle aziende del sistema sanitario regionale, che andrà a colmare il profondo divario tra i fondi per tutto il personale delle aziende sanitarie dell’Isola. Lo annuncia il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, anticipando i contenuti di un emendamento che la Giunta presenterà alla Legge finanziaria attualmente in discussione in Consiglio regionale.
«Stiamo intervenendo con forza su una situazione che si protrae da oltre vent’anni e che ha la sua genesi alla fine degli anni Novanta con la costituzione e dimensionamento dei fondi destinati alle neocostituite aziende ospedaliere – dice Christian Solinas -. Un problema al quale mai prima d’ora era stata data una vera e propria soluzione. Un cortocircuito per cui oggi il personale dirigente e del comparto subisce, in alcuni casi, importanti sperequazioni retributive. Una discrepanza nella retribuzione accessoria che, come già aveva osservato la Corte dei Conti nel 2017, può diventare un autentico boomerang per il raggiungimento degli obiettivi.»
«È bene precisare che le risorse stanziate – sottolinea il presidente della Regione – andranno a perequare i fondi contrattuali di tutte le aziende sanitarie della Sardegna, per sanare disparità di trattamento, ingiuste e non più tollerabili e per le quali non stiamo intervenendo semplicemente con un provvedimento ‘una tantum’, ma stiamo apportando un vero e proprio correttivo sul piano strutturale.»
«La perequazione dei fondi contrattuali delle aziende sanitarie rappresenta un intervento giusto ed equo che avrà ricadute su tutto il personale del servizio sanitario regionale. Abbiamo reperito e metteremo in campo risorse importanti in una finanziaria coraggiosa, che punta alle vere necessità dell’Isola – dice l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria -. Un sistema sanitario che vuole essere efficiente non può e non deve tollerare disparità di trattamento tra chi ogni giorno, con la stessa professionalità, porta avanti un servizio indispensabile per i cittadini, tanto più dopo gli anni della pandemia in cui gli operatori hanno vissuto in trincea con spirito di abnegazione. Ho voluto affrontare questo tema con la massima attenzione sin dai primi giorni del mio mandato e sono convinto che lo sforzo che stiamo portando avanti vada nella direzione giusta.»