Si è tenuta questa mattina a Cagliari la conferenza stampa di presentazione dello studio “La mortalità̀ in Sardegna nel periodo 2012-2017“. Alla conferenza stampa hanno partecipato Domenico Scanu, medico e radiologo, presidente ISDE Sardegna, Claudia Zuncheddu, medico di medicina generale e presidente ISDE Cagliari, Antonello Russo, ricercatore e master.do II Livello in Epidemiologia e Cristina Mangia, fisica ambientale dell’istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima – ISAC CNR.
L’obiettivo dello studio è quello di fornire un’analisi della mortalità per cause di decesso comprendente sia l’intera regione che ogni sua articolazione territoriale comunale, non risultando pubblicata recentemente per la Sardegna alcuna similare indagine epidemiologica. Con i dati di fonte ISTAT è stata condotta un’analisi standardizzata per genere ed età̀ delle cause di morte, per territorio di residenza e utilizzato il riferimento nazionale per l’intero territorio sardo mentre al fine di cogliere le disuguaglianze nella mortalità fra porzioni del territorio sardo, è stato utilizzato il riferimento regionale, per l’analisi di Distretti delle Aziende Socio Sanitarie Locali (ASSL), per i comuni all’interno delle aree sarde identificate come potenzialmente idonee al deposito dei rifiuti radioattivi, per i comuni ricadenti nei Siti di Interesse Nazionale (SIN) ai fini della bonifica e singoli comuni e loro aggregazioni per dimensioni demografiche. Per i comuni ricadenti nei SIN e per i Comuni oltre i diecimila residenti l’analisi è stata condotta per ogni causa di decesso, altrimenti solo per i tre principali gruppi di cause di decesso, ovvero per le malattie circolatorie, respiratorie e per i tumori.
I risultati determinati dall’analisi evidenzia una mortalità generale analoga a quella del riferimento nazionale per gli uomini ed un difetto di mortalità per le donne. In relazione alle principali cause di morte, in ordine di numerosità dei decessi osservati, si osservano eccessi di mortalità nei maschi, per tumori, per cause esterne di traumatismo e avvelenamento, per malattie dell’apparato digerente e disturbi psichici; e nelle femmine, per malattie del sistema nervoso, disturbi psichici, cause esterne di traumatismo e avvelenamento e cause mal definite.
Per specifiche sedi tumorali si osservano eccessi di mortalità: in entrambi i generi, per tumori di colon-retto-ano e del pancreas; nei maschi, per tumori della prostata e del fegato, per leucemia e per tumori di labbra-cavità orali-faringe, laringe ed esofago; nelle femmine per tumori del seno. Si evidenzia un eccesso di mortalità per malformazioni congenite e anomalie cromosomiche nei maschi e nella popolazione totale.