La commissione Sanità, presieduta dal vice Daniele Cocco (Leu) ha chiesto all’unanimità la proroga dei termini (sarebbero scaduti venerdì 10) per esprimere il parere di competenza sulla Pl n.284.
Le ragioni della richiesta, evidenziate dagli interventi dei commissari di maggioranza ed opposizione (Oppi, Gallus, Mundula, Agus, Ganau e Pinna) nella lunga seduta alla quale ha partecipato l’assessore Mario Nieddu con lo staff dell’assessorato, riguardano sostanzialmente alcune parti dell’art. 5 e l’art. 28.
Nell’art. 5, fra l’altro, è contenuta una norma che autorizza la spesa di 500.000 euro per il triennio 2021-2023 a favore delle Diocesi “proprietarie di strutture destinate al sostegno delle famiglie con bambini affetti dalla sindrome di Asperger e sclerosi multipla”, ancora in corso (questo il punto più contestato) di accreditamento.
Inoltre, molti commissari hanno espresso perplessità sull’intervento della Regione per coprire in parte (attorno ai 20 milioni, ma da calcolare nel dettaglio) nell’ambito degli interventi di contrasto al Covid, i costi di funzionamento del Mater Olbia, struttura che a causa della pandemia non è entrata pienamente “a regime”. Le osservazioni principali formulate dai commissari sono due: da un lato di metodo, perché la dimensione del possibile intervento non è stata quantificata, dall’altro di merito perché lo stesso intervento sarebbe in contrasto con la decisione del Consiglio regionale di “girare” le eventuali economie al sistema pubblico.
L’assessore Nieddu ha replicato ricordando che la nascita del Mater Olbia deriva da un accordo fra Stati formalizzato da successive intese sottoscritte da diversi Governi succedutisi nel tempo con la Regione ed è di conseguenza attuale l’interesse del ministero della Salute e degli altri dicasteri coinvolti.
Per quanto riguarda l’art.28 si prevede una modifica della riforma sanitaria approvata nel 2020, giustificata in parte dai rilievi della Corte Costituzionale, per consentire la nascita di una nuova azienda (con la dotazione iniziale di 2 milioni di euro ed un organico di 20 unità) che dovrebbe completare la definitiva liquidazione dei rapporti giuridici ed economici delle vecchie aziende sanitarie. Anche su questa norma sono state espresse riserve, sia dal consigliere Oppi (“sarebbe la 14esima azienda ed un ritorno al passato”), che da Agus (“è una nuova riforma della sanità”) e Ganau (“è un lavoro che può fare l’Ares”).
Nel corso della seduta il consigliere dell’Udc-Cambiamo Antonello Peru, precisando di parlare a nome dell’intergruppo del quale fa parte, ha poi rilanciato con forza il tema del riequilibrio territoriale fra le risorse assegnate al Sud ed al Nord della Regione, sollevato da tutta la commissione ma rimasto ad oggi senza risposta. La distribuzione dei fondi decisa da Ats senza alcun criterio ed ancora in vigore nonostante gli impegni per una sua revisione, ha sostenuto il consigliere, danneggia non solo il Nord ma tutto il sistema sanitario regionale, perché non è ammissibile che a fronte di una popolazione di 330.000 abitanti al Nord contro i 500.000 del Sud, nella Sardegna meridionale sia concentrato il 74% delle risorse.
Sempre in riferimento alla Pl n. 284 la commissione ha ascoltato anche l’assessore della Pubblica istruzione e Sport Andrea Biancareddu per la parte di competenza. In apertura, l’assessore ha affermato che la “ratio” del provvedimento è quella di “non lasciare nessuno indietro e di premiare i migliori”. Di qui, ha proseguito, l’incremento delle risorse per palestre, piscine e scuole di danza che ha consentito di rispondere positivamente a tutte le domande presentate, le misure per la manutenzione degli impianti, il sostegno alle società per iniziative ed eventi e per abbattere le spese effettuate a causa della pandemia. Di particolare rilievo, ha concluso, il fondo da 10 milioni destinato alle società classificatesi al primo posto nelle rispettive discipline.