La Giunta regionale ha approvato con delibera il provvedimento che, di fatto, proroga di 12 mesi la sperimentazione del percorso assistenziale rivolto alle persone in stato vegetativo e stato di minima coscienza avviato due anni fa nel Centro di riabilitazione Santa Maria Bambina di Oristano.
A febbraio 2019 la struttura era stata autorizzata dalla Regione alla realizzazione di un modulo ‘ad hoc’ con la riconversione temporanea di 10 posti letto (dei complessivi 45 per la riabilitazione globale a ciclo continuativo a elevato livello assistenziale) da dedicare all’assistenza dei pazienti affetti da gravi lesioni celebrali acquisite. La sperimentazione, che si sarebbe dovuta concludere il 7 febbraio con la valutazione di un’apposita commissione, proseguirà.
«Abbiamo voluto garantire – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – la continuità assistenziale dei pazienti in stato vegetativo e di minima coscienza attualmente ricoverati nella struttura. Il percorso di valutazione dell’attività non si è ancora concluso e questo ci ha spinto a decidere per prorogare di un anno la sperimentazione in corso.»
«Il Centro di riabilitazione Santa Maria Bambina – conclude Mario Nieddu – svolge un’attività di grande importanza nella presa in carico dei pazienti e delle loro famiglie, in un percorso che va dalla fase acuta al reinserimento domiciliare. Un punto di riferimento non solo per il territorio di Oristano, ma per tutta la Regione. Al di là della fase sperimentale, tutta la nostra attenzione, specie in questo delicato periodo segnato dall’emergenza sanitaria, è per i i pazienti assisti dalla struttura e le importanti cure che ricevono.»