A tutti i livelli si riconosce che l’aver degradato il sistema sanitario per motivi contabili sia alla base dell’impreparazione alla pandemia Covid-19. Ebbene si persiste. Da indiscrezioni che circolano in ambienti sanitari, che è auspicabile trovino adeguata e circostanziata smentita, pare che si stia per procedere ad un’ulteriore destrutturazione dell’Ospedale Sirai di Carbonia. Sarebbero state date disposizioni per accorpare reparti ed ottenere, nello stesso contesto, camere destinate a Covid positivi. Il risultato di un simile intervento, sarebbe l’inevitabile messa fuori uso di reparti già sacrificati e portati ai minimi termini e la fabbricazione preordinata di un focolaio Covid tra i pazienti ordinari.
Probabilmente, molti non sanno che nel presidio ospedaliero Sirai di Carbonia, esiste già una megastruttura per infettivi, con tanto di camere a pressione negativa, realizzata negli anni ’90, negli anni di maggior diffusione dell’epidemia di AIDS. Si tratta dell’edificio in cui è ospitato l’attuale Servizio di Diabetologia, situato dietro l’ex Pediatria e, giustamente, situato a distanza di sicurezza da tutti gli altri reparti. La struttura è inoltre dotata di un impianto di sterilizzazione tecnicamente preparato per infettivi.
Adesso, chi glielo dice a chi è impegnato a trovare soluzioni per fronteggiare gli effetti provocati dal Covid-19?
Mario Marroccu