«La direzione generale dell’Arnas ritiri immediatamente il provvedimento con il quale vieta le visite dei parenti dei degenti al San Michele, all’oncologico Businco e al Microcitemico ‘A.Cao’. Non è tollerabile che, ancora una volta, il servizio sanitario regionale scarichi sui cittadini la sua incapacità organizzativa rispetto ad un virus sicuramente contagiosissimo e pericoloso, ma con il quale conviviamo ormai da due anni.»
E’ la richiesta della consigliera regionale del Gruppo Misto, Carla Cuccu, che ha presentato – con i colleghi Roberto Caredda e Giovanni Antonio Satta – un’interrogazione urgente all’assessore della Sanità, Mario Nieddu, all’indomani della diffusione delle nuove disposizioni emanate dalla direzione generale dell’Arnas sugli accessi dei parenti dei pazienti nelle strutture aziendali.
«Di fatto – attacca Carla Cuccu – i vertici Arnas richiudono gli ospedali, impedendo le visite anche ai parenti con green pass, con terza dose, con tampone molecolare negativo, in possesso, insomma, di tutti quei requisiti introdotti dalle disposizioni nazionali e adottati per ‘normalizzare’ la vita dei cittadini, destinati a convivere con un virus che, dicono gli esperti, sarà endemico. In questi anni e nelle diverse ‘ondate’ del Covid e delle sue varianti – prosegue la segretaria della commissione Sanità del Consiglio regionale -, si è cercato giustamente di preservare gli ospedali che, anche quando il quadro epidemiologico nell’Isola mostrava segnali di arretramento del virus, hanno mantenuto le restrizioni legate agli accessi dei parenti dei degenti, persino in nosocomi come l’ospedale Oncologico e pure per pazienti anziani o non autosufficienti, bisognosi di una presenza familiare e affettiva, sia come supporto psicologico che fisico. Ora, però, c’è addirittura una stretta ulteriore rispetto a quanto stabilito mesi fa, quando anche l’Arnas ha previsto che le visite ai pazienti ricoverati fossero consentite a un solo visitatore al giorno, per un massimo di 15 minuti e in possesso di Green pass o tampone molecolare.»