All’inizio della seduta odierna del Consiglio regionale, l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, è intervenuto per fare il punto sul piano vaccinale anti Covid, sollecitato in mattinata dai banchi dell’opposizione.
«Il 27 dicembre c’è stata la consegna simbolica delle prime 180 dosi del vaccino Pfizer- Biontech. La Sardegna, come le altre regioni italiane, ha partecipato al vax-day – ha detto Mario Nieddu -. La seconda consegna è avvenuta invece il 31 dicembre, con un giorno di ritardo rispetto alla tabella di marcia. Questo ritardo, insieme alla concomitanza delle festività di fine anno, ha causato un rallentamento nel programma vaccinale ma in questi giorni abbiamo recuperato il terreno perduto».
Mario Nieddu ha proseguito il suo intervento confermando che in Sardegna, tra il 31 dicembre e il 4 gennaio 2021, sono arrivate complessivamente 19.680 dosi del vaccino Pfizer-Biontech: «Se nei primi giorni dell’anno eravamo indietro nella classifica delle regioni con appena il 3,2% dei vaccini inoculati, ieri abbiamo raggiunto il 32,8% e oggi supereremo il 40%. Siamo nel target medio delle altre regioni italiane». L’assessore della Sanità non ha nascosto le difficoltà incontrate dal sistema nell’attuazione del piano vaccinale: «Pfizer-Biontech non è in grado di garantire la consegna puntuale delle dosi, non c’è certezza a causa della forte richiesta di vaccini proveniente da tutti i continenti. Solo ieri è stato autorizzato anche il vaccino Moderna che, peraltro, fornirà un quantitativo limitato di dosi. Nel primo trimestre potremo contare solo sul vaccino della Pfizer e dovremo conservare in magazzino almeno il 30% delle dosi che serviranno per fare i richiami. Un accorgimento necessario se non si vogliono vanificare le prime vaccinazioni».
Mario Nieddu ha poi affrontato il nodo della carenza di personale da destinare al piano vaccinale.
«Il commissario Arcuri ci ha comunicato il piano del personale. Si prevedeva di assumere 3.000 medici e 12mila infermieri per supportare le regioni ma delle 19.196 domande istruite ben 14mila riguardano i medici e solo 4.000 gli infermieri. Per il momento alla Sardegna sono state assegnate 40 figure per il vaccino Pfizer. Per gli altri vaccini avremo a disposizione 197 figure nel secondo trimestre e 409 da giugno ad agosto prossimi.»
Nella parte conclusiva del suo intervento, l’assessore Mario Nieddu ha mostrato ottimismo: «Speriamo di ottenere al più presto anche le dosi delle altre sei linee vaccinali. Entro il 2021 l’Italia avrà a disposizione 62 milioni di fiale. Nel 2022 si entrerà a pieno regime».