“Proteggere l’allattamento, una responsabilità da condividere”: è lo slogan della settimana mondiale per l’allattamento materno e che da oggi (6 ottobre) sino a venerdì 8 ottobre vedrà impegnate alcune ostetriche fornire informazioni utili alle future e neomamme, in uno stand all’ingresso dal Materno Infantile.
L’iniziativa è dell’Ordine delle ostetriche della provincia di Sassari e Olbia-Tempio che, in collaborazione con l’Unicef di Sassari e il patrocinio dell’Aou, si metterà a disposizione delle tante donne che, ogni giorno, si recano alle strutture di Ostetricia, Neonatologia e Pediatria in viale San Pietro.
Tre giorni in cui le professioniste, dalle 10 alle 13, incontreranno le mamme per dare consigli, anche attraverso materiale informativo sulla nutrizione, sui diritti delle mamme in allattamento, sui vantaggi dell’allattamento al seno.
«Il latte materno fornisce tutti i nutrienti necessari. È un alimento “cucito addosso” e specifico per il neonato – afferma la presidente dell’Ordine delle ostetriche Paola Lubinu – potremmo dire anche economico e sempre pronto all’uso. Inoltre, contiene immunoglobuline necessarie al piccolo e utili al suo benessere e protegge dalle infezioni.»
Le ostetriche nel loro stand forniranno anche guide pratiche e brochure, predisposte dal Ministero della Salute e dall’Istituto superiore di Sanità, sulle modalità di allattamento e sull’allattamento in presenza di pandemia. E proprio in questi ultimi due anni il ruolo delle ostetriche è stato fondamentale nel rapporto con le donne che hanno affrontato per la prima volta la maternità. Sono state circa una trentina quelle positive al Covid che hanno partorito nel Materno infantile e che, grazie al supporto delle ostetriche, hanno imparato ad allattare e a gestire il neonato preservandolo dal contagio del virus da Sars Cov-2.
«L’allattamento materno è importante – rimarca Maria Grazia Sanna, presidente provinciale dell’Unicef Sassari – ed è necessario che almeno il 50 per cento dei bambini ricevano il latte materno nei primi sei mesi. A oggi, invece, lo ricevono soltanto il 42 per cento mentre il 30 per cento non va oltre il 3 mese. Il Covid, poi, non ha certo aiutato e le neo mamme hanno patito molto questa situazione. Per fortuna, un supporto valido è arrivato dalle ostetriche che rappresentano un vero e proprio punto di riferimento.»
«Sosteniamo con forza questo tipo di iniziative – afferma Nunzia Pinna dirigente dell’Area assistenza ostetrica dell’Aou di Sassari – perché sono a supporto dell’attività dei nostri operatori e a vantaggio di tutta l’utenza. Si inseriscono, inoltre, all’interno di quel filone di azioni che la nostra Azienda sta portando avanti, a esempio il bracciale per il partner e la realizzazione del “rooming in”, l’assistenza post parto che consente alle mamme e al neonato di stare nella stessa stanza 24 ore al giorno.»
All’iniziativa hanno partecipato anche il direttore della Neonatologia, Terapia intensiva e Nido, Giorgio Olzai, la dottoressa Rita Oggiano della Neonatologia quindi la coordinatrice della sala parto l’ostetrica Fausta Pileri.