Le segreterie ANAAO-ASSOMED, AAROI-EMAC e FVM intervengono sulle tante criticità e poche certezze presenti intorno alla pandemia Covid-19.
«Per tutti quelli che pensavano di avere visto tutto in termini di manovre inadeguate alle reali esigenze della salute, c’è una amara sorpresa, è possibile fare di peggio: è possibile affrontare una pandemia con tempistiche di reazione da assonnato ufficio di periferia; è possibile sottovalutare la sicurezza degli operatori e della popolazione occupandosi, quasi a tempo perso, di reperire e organizzare professionisti, spazi e mezzi. E’ possibile affossare le voci eventuali di dissenso con dictat di silenzio. E’ possibile andare in televisione per rassicurare colpevolmente operatori e popolazione non al fine di prendere tempo per porre rimedio ai propri ritardi ma solo per occultare le proprie mancanze e inefficienze – si legge in una nota delle tre organizzazioni di medici dirigenti, anestesisti rianimatori ospedalieri e veterinari medici e dirigenti sanitari -. Lo scenario va essenzialmente inquadrato in un contesto di assenza pressoché totale di programmazione e di poco chiara visione politica di quello che si vuole fare e per ottenere cosa. O meglio, esisterebbe, forse, una programmazione, ma la politica non vuole condividerla neanche con chi, lavorando sul campo, potrebbe contribuire a migliorarla, ad adeguarla alla realtà della nostra regione. Ospedali, Reparti e popolazione già ridotti in sofferenza per effetto delle precedenti riforme si trovano ora a soccombere sotto l’impeto di una infezione che non ha rispetto dei tempi assonnati della nostra politica, non ha rispetto delle mirabolanti e irresponsabili trovate del genio italico dell’ultim’ora: questo virus UCCIDE!»
«Gli operatori sanitari chiedono provvedimenti necessari e seri per la loro sicurezza, per i loro pazienti ed anche per i loro cari.Non possiamo più accettare di essere utilizzati dalla politica di turno confusa ed autoreferenziale, semplicemente come carne da macello da mandare al fronte a mani nude o con scarpe di cartone. Siamo tutti a disposizione per dare una mano – concludono -, vogliamo essere ascoltati e protetti ma, soprattutto, organizzati da tecnici di comprovata esperienza in materia di management sanitario e medicina delle catastrofi.»