Scarsa distribuzione dei fondi stanziati dal Ministero per l’abbattimento delle liste d’attesa, inefficienze e lungaggini nella liquidazione delle prestazioni erogate. E ancora inadeguati livelli di risorse pubbliche attribuite, ripetuti tagli della spesa dedicata alla Specialistica Ambulatoriale, continui ritardi nelle sottoscrizioni dei contratti di assegnazione dei budget e assenza di concertazione dei criteri di questi ultimi.
Sono questi in sintesi i punti cruciali su cui il comparto della specialistica ambulatoriale convenzionata con il SSN, richiama di nuovo con forza l’attenzione dell’Amministrazione Pubblica. Uno stato di forte criticità, denunciato più volte dalle sigle sindacali del settore e che si protrae da lunga data tanto da spingere MedNET Associazione Sindacale Operatori Sanitari, una delle organizzazioni sindacali più rappresentative, a far sentire la propria voce e ragioni perché la situazione rischia di diventare insostenibile a causa delle inadempienze della Committenza (ASL e ARES) e dell’Assessorato Regionale.
Uno dei principali nodi critici è l’utilizzo delle risorse stanziate dal Ministero per l’abbattimento delle liste d’attesa, che ad oggi non sono state distribuite, se non in minima parte e tenendo fuori diversi settori della specialistica ambulatoriale privata ovvero Laboratori analisi, i centri di Medicina Fisica e Riabilitativa, Radiologia e altre specializzazioni, decretando un grave ritardo anche nella possibilità di impiegarle interamente.
«Le somme destinate per l’abbattimento delle liste d’attesa – precisa Mauro Piria, Presidente di MedNET A.S.O.S. – non sono ancora state individuate e assegnate, con lettera del 11 luglio 2022, le strutture convenzionate avevano formalmente comunicato alla Regione Sardegna la loro completa e immediata disponibilità a contribuire all’azzeramento delle liste che, si sono ormai accumulate con gravissimi ritardi nella erogazione delle prestazioni di laboratorio di analisi, fisioterapia, radiologia, risonanza magnetica e TAC, cardiologia, neurologia, odontoiatria, oculistica, dermatologia e altre ancora.»
In particolare, le strutture private convenzionate sono abilitate ad erogare consistenti volumi di tali prestazioni che, previa autorizzazione della Regione Sardegna, porterebbero all’azzeramento delle liste d’attesa in tempi rapidi.
«Sebbene la nostra comunicazione risalga al 11 luglio scorso – riprende il presidente di MedNET A.S.O.S. – a tutt’oggi la Regione Sardegna – Assessorato della Sanità – non ha fatto pervenire alcuna risposta. Comunque noi confidiamo che, qualora vi fosse un pronto riscontro, tutto il tempo trascorso possa essere recuperato e così da garantire le prestazioni ai numerosi utenti, al momento impossibilitati a riceverle se non con tempi lunghissimi e incompatibili con le patologie, spesso gravi, da cui sono affetti.»