Leggere a voce alta ai bambini, già dai primi mesi di vita, ha effetti positivi sull’acquisizione del linguaggio e sulle capacità di comprensione del testo scritto, soprattutto nel lungo periodo a livello di resa scolastica. A dirlo sono diversi studi scientifici sullo sviluppo cognitivo dei neonati e dei bambini. Studi che mettono in evidenza anche il fatto che la lettura, da parte dei genitori, ha un’importante valenza relazionale e affettiva, che ne accresce i benefici come occasione di sviluppo emozionale e affettivo, sia per i bambini che per gli stessi genitori.
È proprio su questi effetti benefici della lettura ad alta voce che si basa il progetto “Pur piccin** che tu sia… Leggere ai bambini in Neonatologia” che è stato presentato ieri mattina nella biblioteca della struttura di Neonatologia e Tin dell’Aou di Sassari, alla presenza del preside della Facoltà di Medicina, professor Giovanni Sotgiu, e del direttore del dipartimento Materno infantile, professor Giampiero Capobianco.
Il progetto è stato realizzato dall’Unicef, Comitato provinciale di Sassari, in collaborazione con la Neonatologia e Tin dell’Aou di Sassari, il sistema bibliotecario del Coros Figulinas, la cooperativa Comes, il Rotary Club Sassari, il corso di Scienze dell’educazione (Dissuf) dell’Università di Sassari e dalla cooperativa sociale Edupè.
L’intervento, il cui iter è stato avviato a gennaio di quest’anno, a partire dal 30 marzo entrerà nel vivo, con gli incontri con i genitori, per poi concludersi a giugno.
Il progetto è stato illustrato dalla responsabile della Neonatologia e Tin dottoressa Maria Antonia Cossu e dalla coordinatrice dottoressa Maria Zicchi; dalla presidente del Comitato provinciale dell’Unicef dottoressa Maria Grazia Sanna con gli altri partner del progetto: i rappresentanti del sistema bibliotecario Coros Figulinas Domenico Masia in qualità di presidente, Lisa Contini in qualità di coordinatrice e Paola Cardo referente provinciale NpL della cooperativa Comes. Quindi ancora per il Dissuf la professoressa Giuseppina Manca, per il Rotary club Sassari la professoressa Tina Corda e per la cooperativa Edupè la dottoressa Maria Grazia Sias.
I beneficiari. I beneficiari diretti del progetto sono i piccoli ricoverati in Neonatologia, i loro genitori quindi, indirettamente, i fratellini e sorelline dei piccoli degenti del reparto al primo piano del Materno infantile.
Negli incontri con i genitori si punterà a valorizzare il loro ruolo, oltreché fornire loro gli strumenti di intervento di tipo pedagogico, per sentirsi attivamente partecipi del percorso di salute del loro bambino. Viene sostenuto il ruolo dei genitori anche nella fase della post dimissione.
Gli incontri. Gli incontri punteranno così a spiegare l’importanza della lettura ad alta voce, sia dal punto di vista cognitivo sia dal punto di vista relazionale, che favorisce un’interazione positiva con i genitori e dà la possibilità di ascoltare in modo attivo il bambino. Ma si punta anche a insegnare a scegliere i libri più adatti, per età, interessi, personalità, condizione del bambino e, infine, a rendere autonomi i genitori nel compiere questo percorso.
La Neonatologia e Tin metterà a disposizione la propria biblioteca, nata da un progetto coordinato dalla dottoressa Ornella Biasetti con il prezioso contributo della Libreria Giunti al Punto, che in questi anni la generosità dei cittadini ha arricchito di libri dedicati alla letteratura per bambini.
I laboratori. Saranno così realizzati laboratori di gruppo con genitori (max 8/10), che avranno la durata di 2 ore, sotto la guida di una bibliotecaria e un pedagogista. Gli incontri si svolgeranno appunto nella biblioteca di Neonatologia, con cadenza settimanale e per un periodo di 3 mesi.
Da questi appuntamenti si punta a ottenere una stimolazione positiva dei neonati ricoverati grazie alla lettura ad alta voce da parte di genitori e/o altri caregiver, quindi benessere ed empowerment dei genitori e, infine, l’implementazione del ruolo delle biblioteche che partecipano al progetto.